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La commissione a difesa degli uffici giudiziari sollecita l'intervento di Regione, Prefettura e Sindaci per scongiurare, prima della definitiva ufficializzazione, una riorganizzazione che produrrà grandi disagi agli operatori e alla popolazione del comprensorio, voluta "dall'arroganza istituzionale di qualche parlamentare"
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Seppur ancor privo del crisma dell’ufficialità, è ormai a tutti noto – amministratori ed avvocati locali in primis – che la Sezione del Tribunale di Todi è destinata a finire accorpata a quella di Spoleto, con una scelta che fa a pugni contro qualsiasi logica giuridica, geografica, logistica ed organizzativa e che è l’esatto contrario di quanto richiesto a gran voce ed in modo pressochè unamine dalle popolazioni dei territori interessati (ancora una volta in barba al valore attribuito dalla politica agli strumenti della partecipazione e condivisione dei processi di riorganizzazione).

La notizia preoccupa non poco gli Avvocati della Media Valle del Tevere e tutti gli addetti del settore, i quali hanno scritto stamani una lettera aperta alla Presidente della Regione Umbria, al Presidente delal Corte d’Appello, al Prefetto e ai Sindaci del comprensorio, i quali non sarebbe male se assumessero anche qualche iniziativa clamorosa, se non altro per protestare contro l’assoluta indifferenza alle missive inviate congiuntamente al Ministero, che si dice siano rimaste sempre senza alcuna risposta, neppure di cortesia.
Questo il testo della lettera inviata dagli Avvocati Augusto Battisti e Giampiero Biscaroni, delegati nella Commissione a difesa degli Uffici Giudiziari di Todi.

"Proprio in occasione della seduta del Consiglio Comunale di Todi del 8.8.12 gli avvocati della Media Valle del Tevere, avevano aderito massicciamente ad una sottoscrizione volta a sollecitare il Consiglio Comunale ad approvare un ordine del giorno che impegnasse l’Amministrazione a porre in essere tutte le iniziative più opportune affinché il Governo, in sede di approvazione definitiva del testo del Decreto sul riordino della geografia giudiziaria, prevedesse il mantenimento della Sezione distaccata di Todi o in subordine  l’accorpamento dei territori dei Comuni già facenti parte di essa, al Tribunale di Perugia, come più volte richiesto in atti ufficiali degli stessi Comuni e dei loro Sindaci, scongiurando l’ipotesi paventata  di accorpamento al Tribunale di Spoleto.
Il testo definitivo del Decreto Legislativo licenziato dal Consiglio dei Ministri il 10.10.08 ha soppresso, come sappiamo, tutte le Sezioni distaccate di Tribunale, disattendendo sul punto anche il parere espresso dal Senato della Repubblica .

Giunti in prossimità dell’approvazione definitiva del testo normativo sul riordino della geografia giudiziaria, siamo ancor più preoccupati per le notizie in merito al fatto che i territori della soppressa Sezione di Todi verrebbero accorpati a Spoleto anziché al Tribunale di appartenenza (Perugia).
Questa soluzione non si giustifica né dal punto di vista logico né dal punto di vista giuridico e crea gravissimi disagi non solo agli addetti del settore ma a tutti i singoli cittadini delle comunità interessate che dovranno accedere ai servizi resi della giustizia .

Sul piano logico, ribadito che il territorio della Media Valle del Tevere vede il suo naturale sviluppo in collegamento con il capoluogo perugino, appare evidente che la soluzione di accorpamento con il Tribunale di Spoleto non tiene minimamente conto della realtà geografica e socio economica dell’Umbria.
Tra la città di Todi e quella di Spoleto, ma ancor più tra le altre città della Media Valle del Tevere e Spoleto, vi sono notevoli distanze, scomodissimi collegamenti stradali, non vi sono collegamenti ferroviari né linee autobus dirette (ciò è indicato anche nella relazione di accompagnamento alla proposta di D.Lgs inviata alla Camere per il necessario parere).

Il voler costituire un “Tribunale dell’Umbria centrale” con sede a Spoleto non tiene conto del fatto che l‘Umbria ha avuto nel tempo uno sviluppo in senso verticale lungo le direttrici di E45 e SS Flaminia, non in senso orizzontale, giacché mancano da sempre collegamenti stradali e ferroviari tra valli separate da alte montagne. Se, come si legge nella relazione, è necessario aumentare il territorio del Tribunale di Spoleto che si è voluto mantenere al di là della sua reale utilità, non si comprende per quale motivo i territori da accorpare non sono stati ricercati lungo l’asse della SS Flamina (strada di grande scorrimento a 4 corsie) che facilita di molto i collegamenti.

Neppure sul piano giuridico la soluzione dell’accorpamento dei territori della Media Valle del Tevere a Spoleto trova una sua giustificazione.

Si legge nella relazione che il mantenimento del terzo Tribunale nel Distretto della Corte d’Appello di Perugia non risponde a reali esigenze di amministrazione della giustizia, giacché in base ai criteri standards  individuati dal Governo avrebbe potuto essere sufficiente un solo Tribunale in Umbria, ma si giustifica per la cd. “regola del tre”, (art.2 lett.f) della legge delega: garantire che all’esito degli interventi di riorganizzazione, ciascun distretto di corte d’appello, incluse le sezioni distaccate, comprenda non meno di tre degli attuali Tribunali con relative procure della repubblica)  che da criterio ispiratore, quale era inteso nella legge stessa, è stato assunto a parametro di riferimento inderogabile dal Governo. Ne consegue che aggregare altri territori al Tribunale di Spoleto non è indispensabile al suo mantenimento, giacché detto ufficio rimarrà pur essendo al di sotto degli standard ispiratori della riforma.

Si ha pertanto l’impressione che il territorio della Media Valle del Tevere, già gravemente danneggiato dalla perdita del presidio giudiziario che avrebbe meritato di mantenere, stia per essere ulteriormente sacrificato solo per dare inutile prestigio di un ufficio giudiziario destinato a rimanere al di sotto degli standard previsti o forse  per soddisfare l’arroganza istituzionale di qualche parlamentare che si è prodigato proprio per il suo mantenimento. Tutto ciò in spregio dei molteplici atti deliberativi dei Comuni della Media Valle del Tevere interessati che univocamente si erano espressi per il mantenimento dei proprio territorio nell’ambito del Tribunale di Perugia.

Anche la Governatrice Dr.ssa Catiuscia Marini in una lettera all’Onorevole Bongiorno, diffusa dalla stampa, affermava che “le proposte contenute nel decreto non prendono nella giusta considerazione le specificità dei territori, i collegamenti infrastrutturali, le reti del trasporto pubblico locale né le specifità delle comunità alle quali i servizi della Giustizia sono destinati, a cominciare dalla garanzia di accessibilità delle sedi giudiziarie da parte dei cittadini”.
Ci auguriamo pertanto, che Le Autorità in indirizzo ricevano una nostra delegazione al fine di approfondire le problematiche sopra esposte e facciano quanto è in loro potere per scongiurare che i territori della Media Valle del Tevere siano pregiudicati come sopra è stato esposto.
Significhiamo che è stata già convocata una assemblea degli Avvocati della Media Valle del Tevere per il giorno 11.9.12 a Todi per
decidere tutte le iniziative giudiziarie e di civile protesta contro il paventato accorpamento al Tribunale di Spoleto".

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