Ma dal 2006 a fine anno arrivava puntuale la deroga e l’autorizzazione a metterli in discarica.
Quest’anno stranamente, perché non è questione che dovrebbe impegnare i politici-tecnici di turno più di tanto, nonostante le promesse la deroga non è arrivata e non è stata presentata neppure in Consiglio dei Ministri.
Forse a ciò non è estraneo il fatto che il governo abbia modificato la normativa per l’utilizzo dei rifiuti nei così detti termo-valorizzatori, per incrementare tale pratica.
Grida di allarme da varie parti e la Presidente della Regione Catiuscia Marini “In assenza delle disposizioni statali che hanno determinato l’entrata in vigore del divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti di elevato potere calorifico e per scongiurare l’insorgere di una situazione di reale emergenza igienico-sanitaria, oltre che l’interruzione di un pubblico servizio” ha firmato una ordinanza con la quale si dispone che per 30 giorni dalla data della ordinanza, sono ammessi in discarica i rifiuti urbani e i rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani (aventi PCI maggiore di 13.000 kJ/kg in deroga alle disposizioni di cui all’art. 6, comma 1, lettera p) del D.Lgs. n. 36/2003) e ferme restando tutte le altre disposizioni normative e autorizzative, in particolare le vigenti disposizioni sul preventivo trattamento dei rifiuti.
Nel frattempo Ati e Comuni sono stati invitati in modo perentorio ad incrementare la raccolta differenziata.
E la Cgil pone l’accento sulla “soluzione finale” del processo di raccolta rifiuti « Nonostante si stia facendo la raccolta differenziata i rifiuti indifferenziati prodotti sono ancora in quantità di assoluto rilievo e, se non si chiuderà il ciclo dei rifiuti con un impianto utile allo smaltimento finale degli stessi, è facilmente intuibile l’emergenza che la comunità umbra si troverà ad affrontare nel prossimo futuro».
A girare il coltello nella ferita ovviamente anche la minoranza che con Nevi del Pdl parla di «il rischio di essere travolti dall’emergenza rifiuti a causa dei tabù e dai pregiudizi della sinistra più radicale e della bocciatura della mozione che il Popolo della libertà e la Lega nord presentarono esattamente un anno fa al fine di verificare la possibilità di smaltire i rifiuti mediante l’uso dei cementifici»