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L'Ufficio Definizione Affari Semplici  in  due anni ha fatto registrare una riduzione di pendenze giudiziarie pari al 30%”: dal 2011 ad oggi l’Ufficio in questione ha definito 15.461 fascicoli. Prima l'uffcio aveva un arretrato di lavoro di circa 8.000 fascicoli, oggi questi si sono ridotti a 1.041

procura_repubblica_perugia

Nell’immaginario collettivo si dice che c’è sempre un U.C.A.S. ( ufficio complicazione affari semplici) ma in Umbria c’è anche un ufficio in controtendenza che si chiama U.D.A.S..

Dalla paralisi burocratica che colpisce pesantemente il pianeta giustizia si chiama “fuori”, ormai da più di un anno, l’Ufficio “definizione Affari Semplici”, istituito presso la Procura della Repubblica di Perugia per volere del Procuratore della Repubblica di Perugia, Giacomo Fumu, il cui personale è stato rafforzato con l’arrivo di ulteriori unità lavorative facenti parte del Corpo di Polizia Provinciale dalla Provincia di Perugia.

“Grazie a questo potenziamento di organico, in soli due anni – riferisce Paolo Abbritti, Sostituto Procuratore, responsabile dell’ufficio – si è potuta registrare una riduzione di pendenze pari al 30%”.
L’inedita collaborazione tra Provincia di Perugia e Procura della Repubblica, partita in via sperimentale, è stata avviata in concomitanza con la riorganizzazione degli uffici della Procura perugina.
E’ in quella circostanza che si è provveduto ad istituire l’ufficio denominato “Ufficio Definizione Affari Semplici”, preposto a definire rapidamente processi che non richiedono una fase istruttoria rilevante, quali ad esempio le violazioni al Codice della strada (ovvero i reati di cui agli art.li 186 e 187 del CDS) e le omissioni contributive INPS.

Reati questi ultimi che per la Procura significano un carico di lavoro pari al 30% di tutte le notizie di reato.
Basti pensare che solamente dall’Inps giungono circa cento notizie di reato a settimana.
“Al momento dell’arrivo del personale della Polizia Provinciale – riferisce Abbritti – l’Ufficio aveva un arretrato di lavoro di circa 8.000 fascicoli.
Oggi questi si sono ridotti a 1.041: ciò vuol dire che si sta lavorando in tempo reale”.

Nel contesto dei reati trattati (in particolare gli art.li 186 e 187 del CDS) si è agevolata e sviluppata la buona prassi della  conversione della pena pecuniaria nei lavori di pubblica utilità, mediante convenzioni con enti territoriali, nonché con associazioni no profit, Caritas, Croce Rossa etc… Ad oggi sono state stipulate 15 convenzioni.
“E’ stato fondamentale – prosegue Abbritti – per lo smaltimento di queste pratiche l’apporto delle professionalità impiegate.
Precedentemente questi reati di tipo, diciamo ‘minore’, restavano inevase anche per 2-3 anni; attualmente l’iter processuale si chiude in pochi mesi”.

“Siamo orgogliosi – è il pensiero del presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi – di aver instaurato una stretta sinergia con una delle più prestigiose istituzioni pubbliche. Collaborazione che sta producendo un duplice risultato: offrire un servizio di pubblica utilità e far acquisire nuove importanti competenze professionali ai rappresentanti della nostra Polizia provinciale”.
In termini strettamente numerici, dal 2011 ad oggi l’Ufficio in questione ha definito 15.461 fascicoli.
In esso operano attualmente sei unità, tra cui appunto personale della Polizia Provinciale. E’ da rilevare come, sicuramente, il personale distaccato presso l’ente Procura della Polizia Provinciale e sottoposto a rotazione semestrale o annuale, ha la possibilità di fare esperienza sotto l’aspetto penale e di arricchire quindi il proprio bagaglio professionale che spenderà una volta rientrato al Corpo.

Si deve inoltre attribuire al personale di questo ufficio la predisposizione di un vademecum a disposizione dell’utenza, sulla conversione delle pene in lavori di pubblica utilità, che ha riscosso indubbio successo tra la cittadinanza e gli addetti ai lavori, in particolare gli avvocati.
Da segnalare l’impegno dello stesso personale sul versante dell’informazione rivolta ai giovani per la prevenzione degli incidenti per guida in stato di ebbrezza e sotto l’uso di sostanze stupefacenti.
Hanno riscontrato un alto gradimento gli incontri già tenuti di recente, presso le scuole superiori di Gubbio e Castiglione del Lago.

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