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Una folta delegazione della stampa specializzata cinese da domani in visita in Umbria al "Carapace" di Montefalco-Bevagna ed al Museo del Vino di Torgiano
carapace

Anni fa si attendeva l’arrivo dell’americano, oggi invece sono i cinesi visti come salvatori della patria economia.
Fa quindi piacere che quattordici testate cinesi domani approdono a Perugia per conoscere da vicino le tradizioni e l’eccellenza vitivinicola umbra.
Dal 2 al 9 aprile prende vita, infatti, la seconda fase del  progetto “Vini italiani in Cina”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico in  convezione con Federvini e Unione Italiana Vini.
Il progetto nato per la promozione del Made in Italy e realizzato da Enoteca Italiana come soggetto attuatore, è stato presentato  il 26 novembre scorso a Pechino dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

Dopo essere stata ieri a Siena e a Firenze la stampa cinese, in marcia di avvicinamento a Vinitaly a Verona, domani mercoledì 3 aprile visiterà l’azienda Il Carapace (Montefalco Bevagna) la cantina che è anche una bellissima realizzazione d’arte architetonica e il  Museo del Vino di Torgiano Lungarotti che propone oltre 2800 manufatti, esposti secondo criteri museografici moderni e di grande rigore scientifico.
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere la conoscenza delle principali denominazioni enologiche italiane, facendo leva sul legame con il territorio, la storia e le tradizioni e coinvolgendo anche le associazioni che riuniscono le eccellenze per  regalare storie millenarie di grande imprenditorialità e passione italiana.

Testate famose come Anhui Television, la più influente emittente televisiva della Cina orientale, Radio 105.7 con la sua trasmissione ‘Happy Rush Hours’ in onda ormai da 10 anni e che raggiunge i 200 milioni di radioascoltatori, e poi specializzati come New Food e Wine Magazine.
I giornalisti saranno seguiti da Francesco Ye, rappresentante di Yishang Wine Business Consulting, la branch cinese di Enoteca Italiana, da Giovanni Pugliese Export Manager di Enoteca e Vice President di Yishang insieme a un rappresentante del Ministero responsabile del progetto.

La stampa cinese visiterà in otto giorni importanti aziende, dove oltre a degustare grandi vini avranno l’occasione di apprezzare uno dei più affascinanti resort italiani, un caseificio del Consorzio del Parmigiano Reggiano per vedere la lavorazione del formaggio simbolo italiano e persino un acetificio.

Attualmente l’Italia non è percepita in Cina solo come Paese in grado di esprimere tecnologie meccaniche d’avanguardia, ma anche come polo dell’eleganza e della qualità, un felice connubio tra saper fare e saper vivere,  – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera – e grazie a questa positiva immagine dello stile di vita italiano, i nostri prodotti alimentari, la nostra arte e la nostra cultura riscuotono grande successo in Cina. Il vino è un prodotto che sintetizza tutte le caratteristiche del Made in Italy, richiamando la bellezza del nostro territorio, la cultura plurimillenaria della vinificazione, l’intraprendenza delle nostre aziende e la loro tecnologia avanzata”.

Il momento è propizio  perché con l’assimilazione dei gusti e delle abitudini di vita occidentali da parte delle classi medie in rapida ascesa nei nuovi mercati, il vino sta arrivando sulle tavole dei cinesi. Il mercato è in continua espansione, tanto da crescere a ritmi del 20% annuo, con gli attuali 14 milioni di ettolitri, mentre per il 2014 si prevede un ulteriore crescita.
Con 4.5 miliardi di euro esportati in tutto il mondo, pari al 20% del totale del nostro export  agroalimentare, l’Italia è il secondo esportatore, dopo la Francia e dal 2011 il vino italiano ha visto crescere la sua presenza del 68% in volume e del 99% in valore. Oggi la Cina è il primo importatore mondiale per volumi e per valore.

I vini di pregio si stanno affermando come indicatore sociale di successo soprattutto presso gli uomini d’affari.
Ma c’è spazio anche per i vini con un buon rapporto qualità- prezzo nei quali l’Italia eccelle, specie presso il segmento numericamente più importante formato da consumatori tra i 20 e i 39 anni, che appare  il target su cui puntare per garantire uno sviluppo del mercato del vino a lungo termine.
Gli obiettivi del progetto Vini italiani in Cina  – che si concluderà a fine giugno con  una conferenza stampa, workshop e incontri tra imprenditori italiani e cinesi nell’Auditorium dell’Italian Center di Shanghai  – comprendono un’adeguata e aggiornata comunicazione che racconti come nasce il vino e ciò che c’è intorno, la cultura, i luoghi e la storia.
 

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