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CUP, ambulatori e uffici chiusi per la festa del patrono di Todi, senza alcuna informazione preventiva alla popolazione dei Comuni del comprensorio: gli utenti lo hanno appreso una volta giunti sul posto leggendo il cartello affisso sulle porte serrate
cartello-ospedale-pantalla

Chi, nella giornata di lunedì 14 ottobre, si è dovuto recare all’ospedale di Pantalla per le esigenze più diverse si è trovato di fronte solo un gran numero di porte chiuse con affisso un foglio con su scritto che:
– le attività ambulatoriali sono sospese
– gli sportelli CUP sono chiusi
– le attività amministrative sono sospese

Informazioni, come è facile intuire, utili e preziose per chi a Pantalla ormai è arrivato! Il motivo della serrata, come è spiegato nel cartello, sta nel fatto che a Todi è la festa del Patrono, che di nome fa "Fortunato", ovvero l’esatto contrario degli utenti che ci hanno segnalato lo spiacevole disservizio nel quale, come è evidente, sono purtroppo occorsi in tanti.
Fermo restando che le festività sono sacre per i lavoratori, in diversi si sono chiesti se questo è stato un modo per riaffermare che l’ospedale è a Todi, non considerando che la sua natura comprensoriale lo porta ad essere al servizio di almeno una decina di Comuni dell’area, i cui rispettivi residenti non devono necessariamente essere a conoscenza di quando cade la festa del patrono di Todi.
I "sigg.ri pazienti" che scrivono in redazione si chiedono se qualcuno si è posto il problema che c’è gente che fa chilometri, che prende permessi di lavoro, che impegna familiari o collaboratori domestici, che magari è anziana e si deve spostare, con le difficoltà note, con i mezzi pubblici?
"Perchè – è la domanda ricorrente nelle varie segnalazioni – non è stata diffusa una comunicazione preventiva a riguardo? Perchè non è stata scritta una riga sul sito internet?".
"Bastavano – ci scrive un cittadino di Massa Martana – due righe inviate qualche giorno prima ai giornali e ai siti internet locali, sempre pronti e compiacenti a pubblicare ogni minimo riconoscimento, vero o presunto, dei servizi ospedalieri, per evitare ai cittadini un disagio non di poco conto".

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