Condividi su facebook
Condividi su twitter

Il parere della Commissione Giustizia del Senato sullo schema del decreto legislativo che riguarda la competenza territoriale dei comuni della Media Valle del Tevere, appartenenti alla soppressa Sezione distaccata del Tribunale di Todi, è incredibile e inaccettabile.
Se fossero confermate le voci sull’accorpamento dei Comuni di Marsciano e Deruta al Tribunale di Perugia e la permanenza del Comune di Todi e degli altri nell’ambito del circondario del Tribunale di Spoleto si potrebbe parlare di un vero e proprio pasticcio che testimonierebbe la totale inadeguatezza della politica a farsi carico delle esigenze dei cittadini e dei territori.
Rimarrebbero infatti inascoltate le ragioni di buon senso espresse congiuntamente da tutti i Sindaci della Media Valle del Tevere, supportate da delibere unanimi dei rispettivi Consigli comunali e da una azione congiunta delle istituzioni di tutti i livelli insieme all’azione trasversale dei parlamentari umbri di tutti gli schieramenti politici.
Per questi motivi il Partito Democratico di Todi si è subito associato all’iniziativa promossa dal Sindaco Rossini che ha portato alla immediata elaborazione di un documento condiviso da tutti i sindaci della Media Valle del Tevere e alla sensibilizzazione di tutti i parlamentari umbri per scongiurare che oggi si ripeta lo sciagurato scempio anche nel parere che verrà formulato dalla Commissione Giustizia della Camera.
Sarebbe stato opportuno che anche tutte le altre forze politiche tuderti, con i loro eminenti rappresentanti, si fossero uniti alle iniziative in corso invece di cogliere subito l’occasione per strumentalizzazioni politiche attraverso inutili azioni denigratorie.
Un comportamento completamente censurabile da parte di chi, a seconda delle convenienze, ha sempre mostrato una doppia faccia organizzando prima incontri con i principali fautori del progetto del “Tribunale dell’Umbria centrale” con sede a Spoleto e poi millantando fantomatiche gite a Roma per sostenere l’azione a sostegno del decreto correttivo.
Un comportamento che danneggia l’azione congiunta di cittadini, forze politiche e istituzioni dell’intero territorio della Media Valle del Tevere e che rischia di pregiudicare irreversibilmente il progetto del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace con sede a Todi, unico baluardo possibile di un presidio giudiziario di prossimità, con buona pace dei cittadini che intendono rappresentare.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter