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Le segreterie tuderti di Rifondazione Comunista e di Sel ritengono estremamente grave e politicamente sconsiderato il gesto compiuto dal consigliere Giorgi che, durante la seduta del Consiglio comunale del 28 febbraio 2014, ha deliberatamente scelto di abbandonare il proprio gruppo “i Valori della Sinistra” e la stessa maggioranza per aderire al gruppo misto.
Il tradimento consumato ai danni degli elettori della lista “I valori della Sinistra “ rappresenta anche uno scippo di voti e di rappresentanza da parte di un consigliere che siede nella massima assise cittadina, solo ed esclusivamente per aver partecipato alla competizione elettorale candidandosi in una lista unitaria insieme alla coalizione che amministra la città. E’ appena il caso di ricordare, a questo proposito, che i candidati dell’IDV hanno ottenuto il risultato peggiore all’interno della lista e che Giorgi è risultato al secondo posto con sole 80 preferenze (quasi 120 voti in meno del primo degli eletti della lista).
I cittadini e gli elettori hanno il diritto di essere informati che tale sconsiderato gesto è stato perpetrato proprio nel momento in cui il Sindaco, la Giunta comunale e tutta la maggioranza stanno lavorando nell’interesse esclusivo della città, nel momento di più grave crisi e generale difficoltà che opprime tutto il nostro paese. Riteniamo pertanto oltremodo strumentali e prive di fondamento le motivazioni politiche addotte da Giorgi e consideriamo oziose le valutazioni che lo stesso ha espresso sull’operato dell’Amministrazione comunale, alla quale riconosciamo, al contrario, serietà, coerenza rispetto del programma di governo e attenzione alle fasce sociali più colpite dalla crisi. La scelta di non applicare la mini Imu sulle prime case ne è un esempio lampante che, evidentemente, è sfuggito a Giorgi, più impegnato nello sforzo di congegnare un alibi per giustificare il furto di voti messo in atto nella giornata del 28 febbraio 2014.
Per questo, le segreterie di Rifondazione Comunista e Sel chiedono a Giorgi, anche nel rispetto di una dovuta dignità personale e politica,  le immediate dimissioni dalla carica di consigliere comunale e la restituzione del mandato alla lista “I Valori della Sinistra” , alla maggioranza e agli elettori che lo hanno votato.

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