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Il Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, proclamerà Beata Madre Speranza
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Madre Speranza sarà proclamata beata a Collevalenza di Todi dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, sabato 31 maggio, alle ore 11, durante la solenne concelebrazione eucaristica nel santuario dell’Amore Misericordioso, alla quale prenderanno parte diversi vescovi e sacerdoti dall’Umbria ma non solo.
Sono previsti 15mila fedeli provenienti da diverse parti d’Italia e dall’estero, che inizieranno ad arrivare prima dell’alba.

Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, ha salutato l’evento con le parole da lui pronunciate a Collevalenza, lo scorso 8 febbraio, in occasione del XXXI anniversario della morte di Madre Speranza, è scritto in una nota della curia. «La Chiesa, per mano di Papa Francesco – ha detto il presule – ha riconosciuto l’eroicità e la santità della vita di Madre Speranza e il 31 maggio sarà proclamata beata! Un giorno di festa e di gaudio tanto atteso, per il quale abbiamo pregato e invocato l’aiuto di Dio, e che è finalmente arrivato».

Il presidente della Ceu ha ricordato anche la missione che il Signore affidò a Madre Speranza, cioè quella di «’far conoscere Dio non come un giudice severo, ma come un padre buono, che perdona, dimentica e non tiene in conto’ le offese ricevute. Un padre che cerca i suoi figli con amore instancabile, ‘come se non potesse essere felice senza di loro’. Questo, nella sostanza, l’umile e, allo stesso tempo, grandioso messaggio che Madre Speranza ha portato all’umanità. In un’epoca storica segnata dall’odio ideologico e dalla violenza, dallo sterminio pianificato di milioni di persone innocenti e dal disprezzo per la dignità umana; in un’epoca, qual è quella attuale, in cui gli uomini si allontanano sempre più dalla pratica religiosa e vivono come se Dio non esistesse, Madre Speranza diventa segno profetico di annuncio e di testimonianza che Dio ci ama, ama tutti, ama e rispetta l’intera umanità, senza eccezioni. La Madre ha consacrato la sua vita a questo scopo, affrontando umiliazioni e sofferenze, fino a consumarsi lentamente nella donazione totale. La venerazione per questa creatura, che si è offerta completamente alla divina volontà, è cresciuta di giorno in giorno, fino a raggiungere anche paesi lontani».

«Madre Speranza – ha proseguito il Cardinale Bassetti – è stata sale e luce di Dio per il mondo. Ad essa si sono avvicinate miglia di persone in cerca di aiuto e di consiglio. Riflettendo l’amore divino, è stata capace di sollevare tante anime dalla disperazione e di portare conforto a chi si credeva perduto. Essa è passata tra noi non facendo “discorsi persuasivi di umana sapienza”, ma testimoniando “Gesù crocifisso”, completando nella sua “carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo, che è la Chiesa”, con piaghe invisibili il cui dolore solo Dio ha potuto conoscere». «A questa donna, umile e coraggiosa, venuta dall’assolata terra di Spagna – ha concluso il presule –, voglio oggi esprimere, anche a nome dei miei confratelli Vescovi, il grazie e la riconoscenza delle Chiese umbre per il bene fatto in questa nostra amata terra, cuore d’Italia e culla di santità».

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