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Un po' per professione ma ancor più per hobby ha documentato e continua a documentare, da circa 60 anni, in audio e video, praticamente ogni significativa o comune vicenda che da allora ha interessato Massa Martana
cinepresa a molla

 
C’è un ormai attempato signore massetano del quale, per non rischiare di rovinare una personale un’amicizia, non è dato allo scrivente di rivelare le generalità, ma che i massetani non troppo giovani sanno a chi si vuol far riferimento, che, un po’ per professione ma ancor più per hobby ha documentato e continua a documentare, da circa 60 anni, in audio e video praticamente ogni significativa  o comune vicenda che da allora ha interessato il suo paese.

Iniziando, sul finire degli ’50, con una cinepresa 8 mm a molla e pellicola muta bianco e nero e via via, col progredire tecnologico, sino ad operare attualmente con macchine ad alta definizione, questo lodevole signore con ammirevole costanza,in decenni ha costruito una poderosa e preziosa testimonianza storica degli usi, dei costumi e degli eventi, belli e brutti, di Massa Martana,fino ai nostri giorni, immortalando volti e voci di intere generazioni.

E visionando interamente o  pochi fotogrammi della mole di pellicole, cassette e dvd che gli appartengono, ci si rende immediatamente conto dell’inesorabile e veloce scorrere del tempo,virtualmente fermato, su tali supporti, dalla sua passione: gli allora bambini ora nonni, gli allora genitori, per non dire nonni, scomparsi o sul viale del tramonto.
Una moltitudine di attori e comparse sulla multiforme scena della vita.
La ripresa del ballo di carnevale al Teatro Ciuffelli, con tanto di buffet e orchestrina forestiera appositamente scritturata, o quella di una battitura (trebbiatura) sull’aia, oppure di una processione tradizionale, di una battuta di caccia alla “palomma” ( prelibata specie di piccione selvatico),di un matrimonio, di una 1^ comunione, di un funerale di un altolocato concittadino, di una mostra di pittura,di una caccia al tesoro,di una inaugurazione,del crollo del “muraglione”, dell’arrivo dei primi televisori,s ono solo alcune delle innumerevoli e indelebili memorie di una Massa in cammino verso tempi migliori.

Rivedere, per dire, il volto del fabbro, del falegname, dell’orologiaio, del fruttivendolo, del calzolaio, del contadino, degli allora benestanti  e dei meno abbienti che hanno costituito il suo tessuto sociale di diverse epoche, rileva immediatamente l’ambiente, il suo modo di vivere, le sue condizioni socio/economiche, i cambiamenti delle abitudini con l’avanzare del progresso ed il trascorrere del tempo.

E la sorte di tutta questa fornitissima cineteca posseduta da questo modesto e schivo signore, resta unicamente affidata alla sua volontà, sperando che non la lasci disperdere consegnandola, quando e a chi egli vorrà, in mani sicure e altrettanto premurose di custodirla gelosamente,come lui sta facendo e continua a fare da oltre mezzo secolo. Intanto grazie caro……, a nome mio personale e di tutti i massetani.

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