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Martedì 17 marzo si è svolto a Marsciano un Consiglio Comunale in cui sono stati adottati atti di significativa importanza.
C’è stata innanzitutto l’approvazione definitiva della variante al Piano Regolatore Generale – Parte Operativa – che conclude definitivamente un lavoro molto intenso svolto in questi mesi ed iniziato già nella scorsa consiliatura.
Un lungo inter procedurale, appesantito ed allungato nei tempi a causa di nuove valutazioni (es. Valutazione Ambientale Strategica) imposte nel frattempo dalla evoluzione normativa. Dopo la pubblicazione dell’atto di adozione nel dicembre 2014 la Commissione Consiliare ha riesaminato le 256 osservazioni pervenute fino al 5 marzo 2015 ed il Consiglio ne ha accolte e/o respinte ben 254 all’unanimità, solo due osservazioni sono state accolte con i soli voti della maggioranza.

Nel voto finale si è registrata, come sempre, la posizione contraria di tutti i gruppi di opposizioni che non hanno saputo dare però alcuna motivazione di merito al loro voto contrario su questo atto  di particolare importanza per la programmazione urbanistica ed ambientale del territorio Comunale per i prossimi anni.
Nel corso del Consiglio è stata poi discussa una mozione che affrontava il tema dei procedimenti per la realizzazione di impianti di energie rinnovabili con particolare attenzione a quelli relativi alle biomasse
Di fronte ad una proposta che raccoglieva le unanimi perplessità più volte espresse dai vari gruppi consiliari ed in cui la maggioranza e parte delle opposizioni avevano fissato i punti irrinunciabili su cui aprire, anche a livello regionale (unitamente all’iniziativa dell’ANCI), una rivendicazione per un ruolo determinante degli Enti Locali nei procedimenti autorizzativi e l’individuazione di distanze degli impianti dai centri abitati e dalle case sparse tenendo conto della tipologia e potenza degli impianti stessi, i gruppi di Marsciano Democratica e M5S si sono ostinati a ribadire che la semplice introduzione nel Regolamento di Igiene Comunale (datato 1955) di specifiche norme, anche in contrasto con quelle regionali e nazionali (nonostante il principio della gerarchia delle fonti) fosse ancora l’unica soluzione percorribile.

Alcuni consiglieri di minoranza sono arrivati perfino ad insinuare che gli uffici comunali avessero nascosto alle opposizioni le modifiche del Regolamento intercorse dopo la prima approvazione del 1945 e che gli stessi uffici abbiano appositamente espresso i pareri tecnici di illegittimità alla reiterata richiesta di inserimento delle norme da loro indicate e più volte dichiarante dagli stessi uffici in contrasto con quelle degli Enti superiori.
Per raccogliere comunque almeno la disponibilità di quella parte dell’opposizione che aveva peraltro significativamente contribuito alla stesura del testo si è proceduto ad una votazione per parti separate registrando l’unanimità sulla significativa prima parte del documento e la sola contrarietà di MD e M5S sull’altrettanto importante ed impegnativa parte finale dell’atto.

Il picco della strumentalizzazione, che caratterizza in particolare alcuni gruppi di minoranza, è stato raggiunto comunque al momento della votazione della successiva mozione proposta sulla tema della ricostruzione post sisma presentata a seguito di un comune impegno assunto dai gruppi consiliari dopo l’incontro in 1^ e 2^ Commissione con il Comitato 15 Dicembre di qualche settimana fa.
I gruppi di maggioranza coerenti con quell’impegno hanno predisposto ed inviato per tempo a tutti i gruppi il testo di un documento che, facendo il punto della situazione attuale, ribadiva la necessità di riavviare un’azione congiunta, nello spirito di collaborazione  fin qui seguito fra Comune-Regione-Stato,  da inviare al Governo nazionale, ai Parlamentari Umbri, ai Consiglieri Regionali ed ai Presidenti della Giunta e del Consiglio Regionale dell’Umbria per ottenere i fondi necessari al completamento di tutte le opere necessarie alla ricostruzione.

Vista la rilevanza del tema, e dell’atto, era dunque importante, serio e significativo esprimere l’unanimità nella votazione ma, ancora una volta, la stessa parte di opposizione, Marsciano Democratica e M5S, in maniera del tutto strumentale e forse con qualcosa da farsi perdonare per lo scarso interessamento all’argomento sin qui dimostrato, contestava la parte della mozione nella quale si ribadiva che in realtà i risultati fin qui raggiunti ed il buon utilizzo dei fondi già ottenuti sono stati il frutto del lavoro congiunto fra le diverse Istituzioni (Comune e Regione), l’insieme delle comunità locali interessate, il Comitato 15 Dicembre, le associazioni del territorio e le forze sociali che si sono spese in questi anni.
Si pretendeva persino di negare il ruolo avuto dal Comune e dalla Regione nel riaprire, proprio nelle scorse settimane, un dialogo operativo con il Governo nazionale per individuare le strade per il reperimento di ulteriori fondi.

Tutto ciò dimostra, in modo inequivocabile, l’arroganza, la strumentalità  e al tempo stesso la superficialità di una protesta pretestuosa e scomposta, da parte di chi non ha ancora ben capito di cosa si sta parlando, e da cui si è perfino dissociata l’altra parte dell’opposizione consiliare.
Si è rischiato, per quei comportamenti, di non raggiungere l’unanimità su un atto così importante semplicemente per non riconoscere il lavoro svolto fino a questo punto e nonostante le enormi difficoltà nel reperimento dei fondi.
Un atteggiamento tipico di chi pensa che tutto possa essere utilizzato per tenere in piedi un clima da campagna elettorale permanente. È particolarmente sgradevole che si sia tentato di farlo anche con il “terremoto” arrivando persino a sostenere di aver fatto, negli anni passati, proposte di cui però non c’è alcuna traccia.

La retromarcia poi effettuata, accontentandosi di minimi e irrilevanti modifiche sul documento proposto, testimonia il fatto che (forse) ci si è resi conto che si stava facendo una figura pessima davvero non giustificabile con tutti i cittadini e soprattutto con quelli direttamente colpiti dai danni del sisma.

Come gruppo del PD e come Maggioranza continuiamo a pensare che questioni così rilevanti meritino unità e coesione e non tentativi grossolani, come quello compiuto ieri dai Consiglieri Cavalletti, Ranieri e Umbrico e, forse, dalla Consigliera Offredi, che non ha parlato ma ha sempre seguito il loro voto, di farne oggetto di speculazioni politiche.
Solo con questo approccio, che anche ieri parte dell’opposizione ha tentato di rompere, si possono invece ottenere per l’intera comunità marscianese delle risposte concrete, mantenerlo, anche all’interno di un confronto aspro ma sempre responsabile e non strumentale, potrà davvero aiutare il nostro territorio e la nostra comunità a superare le non poche difficoltà ogni giorno viviamo.

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