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La Troika è comparsa all’improvviso anche a Mercatello, preparata come un’ispezione militare in una caserma, per ribadire l’assoluta estraneità della Giunta comunale nei problemi che ha avuto la comunità locale, a causa del disastrato cantiere dei lavori pubblici ancora in corso necessari alla riqualificazione del centro storico. Ma certo! Ci sono le elezioni e i cittadini devono di nuovo abboccare. La Troika è convinta che sia tutta colpa del destino cinico e baro.
Resta, invece, il fatto che i lavori, iniziati e poi interrotti senza esser finiti, sono stati un vero disastro.
Con un campanello d’allarme che, squillante e sonante, già sin dal momento dell’appalto dato ad un’impresa, assegnataria della gara vinta con un ribasso scandaloso, già avrebbe dovuto mettere in allarme chi doveva controllare.
Ed i lavori, poi, portati avanti in un modo incredibile, puntando solo ad avere il primo stato di avanzamento. La piccola parte di quelli eseguiti, hanno causato problemi tali che, per i residenti, sarebbe stato molto meglio non fossero mai stati fatti. Infiltrazioni di acque nei muri perimetrali dei pianterreni delle abitazioni che, prima dei lavori, non si erano mai verificate. Acque nere che si mischiano alle acque bianche nelle fognature, nonostante la prescrizione di Umbria Acque di tenerle assolutamente separate, in modo da inviare al depuratore solo quelle nere.
Ristagni delle acque nei pozzetti per le pendenze sbagliate delle tubazioni interrate frettolosamente, ristagni che portano anche odori nauseanti e pericolosi per la salute.
E la Troika ha fatto controllare che i lavori mal eseguiti siano stati davvero sistemati?. Quella che adesso va in giro a chiedere i voti per perpetuare lo sfacelo della Regione Umbria?. Il Comune, per i lavori di Mercatello, ha pagato una prima tranche di quasi 80.000 euro ed ora dovranno pagare altri per cercare di sistemare i lavori disastrosi malfatti. Ebbene, secondo voi, chi dovrà pagare di nuovo il conto salato?. Sempre noi: i cittadini.
Chi doveva controllare aveva l’obbligo di contestare immediatamente i lavori eseguiti, o malamente fatti o peggio non eseguiti, nel corso dei quali, segnale non certo positivo, alcuni degli operai se la davano a gambe levate all’apparire delle forze dell’ordine e, infine, prima ancora che l’impresa, dopo aver incassato “il malloppo”, sparisse, sembra indisturbata, nelle nebbie della Media Valle del Tevere. Probabilmente la Troika per averne notizie si rivolgerà a “Chi l’ha visto“.
I cittadini di Mercatello, invece, si domandano se riavranno mai gli 80.000 euro che l’amministrazione comunale ha così generosamente pagato all’impresa “in fuga”.
Nel frattempo la stessa Troika ha comunicato che il finanziamento dei lavori previsti in un primo tempo in 350.000 euro, ora miracolosamente sono diventati 400.000, forse per rimediare ai danni fatti col primo intervento. Ma questi danni sono stati valutati con una progettazione di cui, peraltro, nessuno ha traccia, o così alla buona facendo finta che è tutto normale?.
Per ora non è dato sapere. La Troika, forse, sa ma non comunica, e noi siamo in trepida attesa di conoscere se, finalmente, i nostri soldi non verranno ancora gettati dalla finestra e, vivaddio, non ci saranno altri sprechi. Lavori da fare ce ne sono tanti e non solo perché arrivano le elezioni. Solo pretendiamo che ci siano progetti seri, motivati con criteri validi ed eseguiti da persone affidabili, competenti e pagate al raggiungimento degli obiettivi prefissati. E perché no, anche costantemente controllati nei modi previsti dalla legge, senza più sorprese finali perché alla fin fine i soldi spesi son sempre i nostri!!

 

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