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Presentazione a Marsciano del volume "Impiegati in lavori manuali". Lo sfruttamento dei prigionieri di guerra e degli internati civili slavi nei campi di concentramento in Umbria (1942-1943)
campo concentramento

Nell’ambito delle iniziative per il 71° anniversario della fucilazione dei Fratelli Ceci, della Resistenza e della Liberazione, prosegue il ciclo di iniziative organizzate dall’Isuc, in collaborazione con il Comune di Marsciano e l’Anpi sezione di Marsciano con la presentazione del volume Impiegati in lavori manuali. Lo sfruttamento dei prigionieri di guerra e degli internati civili slavi nei campi di concentramento in Umbria (1942-1943) Dino Renato Nardelli e Luca Pregolini.

Tra la metà del 1942 e il settembre 1943 il territorio dell’Umbria vide il funzionamento di un significativo numero di campi di concentramento che facevano parte di un sistema messo a punto dal regime fascista inizialmente per “ospitare” i dissidenti politici, poi i soldati degli eserciti nemici catturanti sui vari fronti di guerra ma soprattutto nei Balcani.

Il territorio umbro vide le due tipologie di detenzione convergere verso un prevalente sfruttamento di prigionieri nell’estrazione della lignite.
Questo “carbone povero”, molto diffuso in Umbria
, era infatti divenuto di nuovo indispensabile come fonte energetica da quando gli eventi bellici avevano reso quasi impossibili le importazioni di carbone anche dalla Germania, mentre la necessità di avere uomini in armi sui vari fronti di guerra, che già aveva riportato le donne nel mercato del lavoro, induceva ad utilizzare anche i prigionieri.

La presentazione è prevista per Mercoledì 8 aprile alle ore 17,30 presso la Biblioteca “Luigi Salvatorelli” di Marsciano. Dopo i saluti di Valentina Bonomi, Assessore alla Cultura del Comune di Marsciano e l’intervento di Valeriano Tascini dell’Anpi sezione di Marsciano, presenta il libro lo storico Costantino di Sante.

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