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Seminario informativo, il 20 settembre, all'Istituto Agrario "Ciuffelli", per illustrare le opportunità agronomiche e i vantaggi ambientali e finanziari, previsti anche dalla PAC
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In agricoltura esistono nuove strade che possono aumentare la redditività degli imprenditori: una di queste verrà illustrata all’Istituto Agrario “Ciuffelli” di Todi, dove il 20 settembre, alle ore 15, si parlerà della coltivazione del bambù come nuova opportunità finanziabile dalla PAC e dalle misure previste dal PSR a sostegno dell’agricoltura innovativa e sostenibile.
Dal 2013, anno di nascita del Consorzio Bambù Italia, la principale realtà Italiana ed Europea che opera per lo sviluppo di questa coltivazione, il bambù si sta rapidamente diffondendo. Si tratta di una pianta estremamente rustica con accrescimenti rapidi, che esercita un elevato assorbimento di CO2 e immissione di ossigeno, non necessita di antiparassitari ed è capace di svolgere un’importante azione depurativa e di miglioramento dell’aria, oltre ad azioni di consolidamento, contribuendo a evitare frane e smottamenti e dando vita, nel contempo, a polmoni verdi redditizi per l’uomo, capaci di produrre germogli (ad uso alimentare e dalle ottime proprietà nutritive) , legname pregiato e cippato a uso energetico (biomassa).
Tutte le sue potenzialità, le sue applicazione e le recenti novità come coltura agricola finanziabile dalla PAC, verranno illustrate durante la conferenza che prevede anche il riconoscimento dei crediti professionali per gli iscritti al Collegio dei periti agrari e all’Ordine degli Agronomi.
Interverranno
Fabrizio Pecci, Presidente Consorzio Bambù Italia, Damiano Pagnini, Agronomo Vivai Onlymoso, Adamo Zoffoli, Ufficio Ricerca e Sviluppo CBI,  Gabriele Piombetti, Vivai Onlymoso e CBI , Francesco Carrozza, Gruppo Prontagricoltura e il prof. Angelo Frascarelli dell’Università degli Studi di Perugia, autore di un approfondito studio che conferma la finanziabilità del bambù nel primo e secondo pilastro della PAC.

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