Riscontri decisamente positivi per la prima edizione del “GeckoFest – Evoluzioni”, la manifestazione che si è tenuta a Spina venerdì 13 e sabato 14 settembre 2019 per celebrare storie di cambiamento e rinascita a dispetto delle avversità. Ideato dall’Associazione culturale “Spin-A Enhancing People”, il festival ha potuto contare sul patrocinio di Comune di Marsciano, Regione Umbria, Commissione Europea, Comune di Norcia, Università degli Studi di Perugia, Confindustria Umbria e PEFC, l’ente internazionale per la certificazione delle foreste. La scommessa, come spiegano gli organizzatori, era lanciare un’anteprima per dare poi vita al grande cantiere dell’edizione del 2020: incuriosire e aggregare parlando di temi “difficili” ma che toccano ciascuno di noi.
Due giorni all’insegna dell’adattamento, tra incontri, workshop, spettacoli e dibattiti che si sono entrambi conclusi con la proiezione, molto partecipata dal pubblico, del pluripremiato documentario “Antropocene – L’epoca umana”. Piena soddisfazione per l’esito dell’iniziativa è espressa dall’Amministrazione comunale che, nel ringraziare gli organizzatori e la comunità di Spina, ribadisce il proprio impegno a sostenere e affiancare lo sviluppo di questo progetto culturale nel tempo.
Tema centrale della manifestazione quella della ripresa dopo il terremoto, con una testimonianza della Pro Loco di Campi di Norcia, città unita in un gemellaggio a Spina in occasione del festival. E proprio su Spina, colpita dal terremoto del 15 dicembre 2009, è stato fatto dall’amministrazione il punto sullo stato della ricostruzione, che vede ancora da finanziare una parte consistente della ricostruzione pesante, ovvero gli interventi sulle prime abitazioni che hanno avuto una ordinanza solo parziale di inagibilità e su tutte le seconde case. È invece in fase di completamento la ricostruzione delle prime abitazione e degli immobili destinati ad attività produttiva totalmente inagibili. GeckoFest è stata anche l’occasione per illustrare alla comunità di Spina il progetto della nuova illuminazione del castello, predisposto da un gruppo di lavoro coordinato dal professor Franco Cotana dell’Università di Perugia, la cui realizzazione andrà a concludere la riqualificazione del borgo attualmente in atto.
La capacità di resistere alle scosse della vita è stata protagonista nel corso del festival con numerosi esempi di ripartenze, come quello delle ballerine di InOltre Nicoletta Tinti e Silvia Bertoluzza, che hanno innalzato la danza al di sopra della disabilità, o quello dell’ex pilota e oggi campione paraolimpico Alex Zanardi. Momenti molto suggestivi sottolineati anche dalle voci di Riccardo Cucchi, storico radiocronista di “Tutto il Calcio minuto per minuto”, e dell’attrice marscianese Caterina Fiocchetti.
Non sono mancati esempi sul come mettere in campo azioni per una gestione responsabile dell’ambiente. A parlarne il giornalista e divulgatore Marco Merola, mentre un invito verso le istituzioni al coraggio di portare avanti soluzioni concrete di governo dei cambiamenti è arrivato dal portavoce della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato. Un esempio positivo di commistione uomo-natura è stato portato da Antonio Brunori, segretario del PEFC, che ha illustrato progetto Tree Talker del bosco di Piegaro, una tecnologia innovativa in grado di rendere gli alberi “parlanti” e di estrarre informazioni sul loro stato di salute.
Tra un workshop organizzato con la collaborazione dell’Università di Perugia all’interno della cantina di Montevibiano e una mostra sui progetti di rigenerazione dei borghi coordinata da I Lab Smart Cities Design del professor Paolo Verducci, c’è stato tempo anche per la musica swing suonata dal vivo dai giovani talenti del territorio della J.G. Band e il cibo degli stand gastronomici a chilometro zero.