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Riconoscimento internazionale della American Heart Association per la cardiologia umbra premiata per lo studio sulla morte cardiaca improvvisa nel paziente iperteso 
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Il fenomeno della morte cardiaca improvvisa in pazienti ipertesi giovani, è stato oggetto di una ricerca che i cardiologi dell’Azienda Ospedaliera di Perugia condotto da tempo e che ora ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dalla American Heart Association come studio in grado di “influenzare al meglio la pratica clinica”. 

“La ricerca ha monitorato pazienti con ipertensione arteriosa seguiti per una media di oltre 10 anni ed ha messo in evidenza alcuni fattori di rischio per morte cardiaca improvvisa – sottolinea Paolo Verdecchia, presidente della Fondazione umbra Cuore ed Ipertensione -Onlus -, fattori di rischio predittivi individuati nel sesso maschile, diabete mellito, ipertrofia cardiaca e pressione arteriosa differenziale, vale a dire la differenza tra la pressione massima e la pressione minima misurate con monitoraggio pressorio nell’arco delle 24 ore”. 

Il riconoscimento ricevuto da una società scientifica di così elevato valore, riferisce l’ospedale in una nota, premia l’attività collaborativa svolta nello studio dai dottori Claudio Cavallini e Fabio Angeli e dal Prof. Gianpaolo Reboldi. 

“Ottenuti questi risultati identificativi del rischio per morte cardiaca improvvisa, è ora necessario pianificare attività mirate di intervento per la riduzione del rischio di questa drammatica complicanza dell’ipertensione arteriosa”, sintetizza come prossimo obbiettivo Claudio Cavallini, direttore della struttura complessa di Cardiologia del Santa Maria della Misericordia. 

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