Condividi su facebook
Condividi su twitter

È di questi giorni la notizia trovata affissa sulla porta d’ingresso dell’ufficio postale di Marsciano della riduzione d’emblée dei giorni di apertura che da sei a settimana passano a tre (lunedì-mercoledì-venerdì) e, come se non bastasse, anche degli orari che dalla modalità del doppio turno (8.20-19.05) passano al turno unico (8.20-13.35).

Il bello è che questa decisione sopraggiunge quando Poste Italiane aveva già disposto la chiusura di tutti gli uffici sparsi sul territorio comunale (Spina- Castiglione della Valle – Cerqueto – Papiano – San Valentino) e quindi nella piena consapevolezza che tutta l’utenza dell’intero territorio marscianese si sarebbe così riversata, inevitabilmente, sull’unico ufficio aperto di Marsciano con i conseguenti prevedibili disagi e disservizi causati da lunghe code ed ore di attesa come puntualmente si è verificato e si sta verificando.

Ma come si legge nell’avviso Poste Italiane, evidentemente al fine di evitare ai cittadini di doversi allontanare troppo dalla propria abitazione, si è preoccupata di dare un suggerimento, ovvero, di “consultare il sito internet per conoscere l’Ufficio Postale più vicino”; suggerimento che sinceramente sa un po’ di presa in giro visto che, adesso, dopo la chiusura degli uffici periferici, quelli più vicini si trovano nei comuni limitrofi dove invece il cittadino marscianese non può certo recarsi visto il divieto di spostarsi in un comune diverso da quello in cui risiede!

Se tutto ciò non accadesse in un momento così delicato ed in piena emergenza sanitaria ci sarebbe davvero da ridere della grave disorganizzazione ed inefficienza del sistema Poste Italiane; basti pensare che anche la sottoscritta, recatasi all’ufficio postale venerdì 20 – giorno di apertura – ha invece trovato chiuso essendo in corso lavori straordinari di pulizia e di sanificazione degli uffici come riferito da un portalettere presente al momento (e abbastanza costernato).

La situazione che si è creata a seguito dei provvedimenti adottati da Poste Italiane ha veramente dell’incredibile: mentre il Governo Italiano con i vari DPCM che si sono susseguiti in questi giorni ha dettato delle disposizioni ben precise per evitare il diffondersi del virus, Poste Italiane ha adottato una serie di provvedimenti che invece sembrano andare nel segno diametralmente opposto.

La contrazione dei servizi ha comportato infatti per i cittadini marscianesi di dover trascorrere più tempo fuori casa costretti a fare la fila per ore ed a trovarsi così inevitabilmente in assembramenti che aumentano il rischio di esposizione al virus e quindi di contagio; ciò soprattutto in considerazione del fatto che alcune persone potrebbero essere inconsapevolmente portatrici dell’agente patogeno seppure asintomatici.

Per altro l’interesse del cittadino a veder salvaguardato l’esercizio in sicurezza di un servizio essenziale deve essere contemperato con il diritto degli operatori a veder tutelata la propria salute ed anche su questo ultimo punto il comportamento di Poste Italiane appare deficitario non avendo, per esempio, predisposto barriere in plexiglass per chi lavora fronte pubblico o dotato i dipendenti di un numero adeguato di dispositivi di protezione individuale.

È sinceramente impensabile che la situazione sopra descritta possa rimanere tale per l’intero periodo di emergenza; auspico che Poste Italiane possa rimodulare in breve tempo l’organizzazione del servizio, magari confrontandosi con l’Amministrazione Comunale, dando seguito alle istanze già tempestivamente formulate dai Sindaci dei Comuni umbri per il tramite dell’ANCI.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter