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Il finanziamento ottenuto dall'Amministrazione comunale permetterà di completare il consolidamento del versante franoso e di recuperare spazi di vivibilità intorno al castello
rosceto

Il Comune di Todi ha ottenuto un importante finanziamento, pari a circa 310.000 euro, volto al completamento delle opere di messa in sicurezza della frazione di Rosceto, come disposto dal decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, in data 23 febbraio 2021. Il Comune di Todi ha avuto la capacità di rientrare tra i pochissimi enti locali dell’Umbria.
Negli anni 2005-2008, a Rosceto è stato realizzato un importante intervento di consolidamento e bonifica (primo stralcio) che ha permesso la messa in sicurezza della frazione, interessata da gravissimi problemi franosi, che ne minacciavano il crollo. Le intense piogge verificatisi durante i lavori del primo stralcio hanno generato un insieme di ulteriori eventi franosi lungo il pendio che, imponendo l’esecuzione di ulteriori lavorazioni, non hanno permesso il completamento delle opere. “Oggi, finalmente – sottolinea una nota dell’Amministrazione – siamo in grado di avviare l’intervento di completamento, che riguarderà, il ripristino di una zona franata, che ha prodotto l’invasione della carreggiata della strada comunale di accesso al Castello di Rosceto, con la realizzazione di terre armate poggianti sopra una platea in cls armato ancorata sopra a pali di diametro mm 600 e la realizzazione delle terre armate sopra alla paratia a completamento dell’intervento di primo stralcio.
Ciò consentirà la protezione della scarpata dalla disgregazione e dall’erosione e quindi di conseguenza protezione della fondazione perimetrale degli edifici del castello e l’ampliamento dello spazio vivibile davanti al castello verso ovest e possibilità di ricostituire il camminamento intorno alle mura del castello. Insieme all’intervento di protezione della scarpata sarà predisposto un sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche verificando e sistemando, con particolare attenzione, tutte le canalizzazioni già esistenti, anche di tipo fognario, in maniera tale da allontanare tutte le acque, meteoriche e non, dalla scarpata impedendo all’acqua di ridurre nel tempo le caratteristiche geomeccaniche dei terreni costituenti la scarpata stessa generando ulteriori fenomeni di dissesto. La scarpata consolidata e con le acque regimate sarà ulteriormente protetta attraverso l’esecuzione di opere superficiali (fascinate, piantumazioni, fissaggi, ecc.) di protezione della scarpata dal dilavamento e dagli smottamenti superficiali di piccole quantità di terreno.

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