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La sigla sindacale della Media Valle del Tevere, pone alcuni interrogativi sulla ripresa dei servizi ospedalieri, in particolare di quello di chirurgia
ospedale Pantalla

I sindacati della CGIL-SPI della Media Valle del Tevere, tornano a chiedere maggiore chiarezza circa il futuro dell’ospedale di Pantalla.  In una nota esprimono tutta la loro preoccupazione per l’ancora limitata attività dei reparti, in particolare di quello di chirurgia.

Di seguito la nota del sindacato: “Dinanzi alle informazioni che trapelano, a fatica, dall’Ospedale della MVT, ci sentiamo in dovere di continuare a lanciare l’allarme sulla situazione che, a nostro parere, ogni giorno si sta aggravando invece di procedere speditamente verso un riavvio dell’operatività di tutti i reparti.
La USL1 ha proceduto all’assunzione di 7 Chirurghi, ebbene tutte queste risorse umane sono state destinate ad altre strutture sanitarie, ciò preoccupa sulla futura ripresa del Reparto di Chirurgia, con il reale rischio di relegarlo ad ambulatorio chirurgico in maniera definitiva. 

Recentemente due infermiere dell’ex reparto di Chirurgia di Pantalla sono state spostate all’Ospedale di Branca senza che si sappia quando e come potranno essere riutilizzate presso il sito di provenienza.
C’è un malessere palpabile fra gli operatori per quanto riguarda le poche attività in funzione, in quanto la situazione precaria che si constata ogni giorno che passa, fa sì che gli operatori sanitari, di tutti i livelli, cerchino di trovare soluzioni lavorative in altre strutture che richiedono prestazioni di più elevata qualità sanitaria. 

La mancanza di un Reparto di Chirurgia nella sua piena efficienza sulle 24 ore, limita e non poco, le capacità d’intervento dello stesso Pronto Soccorso, il quale ha disposizioni ben precise che indicano di smistare le urgenze chirurgiche all’Ospedale di Branca in primis. Tutto questo potrebbe creare, a lungo andare, situazioni di rischio, in quanto andare, in prima istanza, al PS di Pantalla, vista l’impossibilità di intervenire chirurgicamente per una emergenza, potrebbe rivelarsi una perdita di tempo, che potrebbe rivelarsi determinante in alcune situazioni.
Non ci sono, ad oggi, notizie che rassicurino sull’individuazione della figura del Primario del Reparto di Chirurgia, nodo principale per avviare in tempi ragionevoli il reparto che è stato dismesso sia dal punto di vista strumentale che delle risorse professionali. 

La Giunta Regionale e la Dirigenza Sanitaria della USL 1 dovranno dire la verità, una volta per tutte, su quello che sarà il futuro del Nosocomio della Media Valle del Tevere, altrimenti non potremo non sospettare che gli interessi che si andranno a tutelare siano molto diversi, se non opposti, a quelli di tutti i 58.000 abitanti della Zona 4 che, da 2 anni ormai, sono senza il loro unico presidio sanitario e che ne vedono sempre più a rischio il futuro. 

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