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Avere contezza di cosa sta accadendo al nostro nosocomio è estremamente facile. È bastevole osservare il parcheggio nelle varie ore della giornata per rendersi conto di trovarsi ormai davanti ad una elefantiaca scatola vuota.
Poche decine di auto in una distesa di asfalto enorme, pulita, ben organizzata, nuova, per accogliere la sosta del personale, dei pazienti, di chi fa assistenza e di chi eventualmente va a trovare un proprio caro ricoverato.
Invito i cittadini a far visita all’ Ospedale di Pantalla e sostare per qualche istante in mezzo al parcheggio. Basterà davvero qualche secondo per percepire tutto il senso di abbandono e la trascuratezza nella quale siamo precipitati.
Costruire è faticoso, la nascita dell’Ospedale di Pantalla ha richiesto accordi maturati negli anni e una quantità di risorse pubbliche enorme. Distruggere è invece molto più facile ed immediato.
Scongiuriamo questa immane iattura, il 12 giugno proviamo a salvare il nostro ospedale. 

 

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