Media Valle del Tevere, di cui abbiamo già scritto nei giorni scorsi, e Trasimeno: sono due i territori umbri che entrano nella Strategia nazionale delle aree interne (SNAI). Un risultato ottenuto, come spiega l’assessore regionale Paola Agabiti (nella foto), “nonostante la forte concorrenza e il fatto che l’Umbria, di piccole dimensioni, aveva già tre aree interne e cinque Comuni inseriti nella Strategia Agenda Urbana”.
“Ad entrare nella Strategia – continua Agabiti – sono l’Unione dei Comuni del Trasimeno, che attraverso questo percorso si trasforma da ITI in area interna, un percorso che si è reso necessario, vista la ritrosia da parte della Commissione Europea a riconoscere strategie territoriali che non rientrano nella SNAI e la Media Valle del Tevere, dove nella costruzione del percorso sono state superate le resistenze dovute ad un orientamento nazionale che preferiva Comuni appartenenti ad un’unica Provincia”.
Il riconoscimento consentirà a questi territori di poter beneficiare di risorse dedicate, in particolare lungo due direttrici: i progetti di sviluppo locale, che sono finanziati principalmente con fondi europei dalla Regione Umbria e gli interventi sui servizi essenziali, finanziati con i fondi nazionali. Finalità della SNAI è rendere questi territori a rischio di abbandono nuovamente attrattivi creando una nuova domanda e nuova offerta lavorativa incentivando lo sviluppo dell’area. Si agirà principalmente sui servizi di base come istruzione, sanità e trasporti, per la quale le nuove aree beneficeranno immediatamente di un contributo nazionale di 4.000.000 di euro, una grande opportunità per questi territori di costruire una rete di servizi in grado di contrastare il calo demografico e favorire l’inclusione sociale.
“Come Regione – ha sottolineato l’assessore Agabiti – l’investimento, per le cinque aree interne, sarà consistente impiegando una quota importante di risorse della nuova programmazione FESR e FSE 2021-2027 per un importo superiore ai 45.000.000 di euro”.
Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri sia con le nuove aree interne, sia con le tre già previste nella vecchia programmazione al fine di meglio definire le differenti strategie d’area.