Il termine “cistite” fa riferimento a un’infiammazione della vescica provocata, nella maggioranza dei casi, da un’infezione d’origine batterica. Costituisce l’infezione più comune tra quelle che colpiscono il tratto urinario. Pur non essendo un’infiammazione così grave, è in grado di causare dolore, sovente accompagnato da altri disturbi. Anche trattamenti a base di radiazioni, e l’impiego di farmaci antitumorali, cortisonici, antibiotici e immunosoppressori possono far sorgere la cistite.
Cistite e vaginite: differenze
La cistite non deve essere confusa con la vaginite. Quest’ultima, infatti, viene spesso accompagnata da perdite vaginali e, a differenza della cistite, non presenta manifestazioni dolorose associate all’atto di urinare. A mancare è anche il dolore sovrapubico tipico della cistite.
Possono sorgere complicanze?
Indipendentemente dal sesso del soggetto interessato dall’infezione, se gli episodi tendono a ripresentarsi in modo ricorrente potrebbero risultare necessarie cure a lungo termine. Più rare sono le complicanze. Si verificano, ad esempio, quando l’estensione delle infezioni si dirama alle alte vie urinarie (coinvolgendo ureteri e reni). Qualora i sintomi non dovessero scomparire dopo pochi giorni, ciò consulto di un medico diviene una priorità.
La cistite nelle donne
Ad essere colpite più frequentemente sono le donne. Il motivo principale? La presenza di un’uretra nettamente più corta di quella dell’uomo, e posizionata più vicina all’ano. Il passaggio dei batteri alla vescica risulta di conseguenza facilitato.
Come gestire la cistite nelle bambine
Le bambine hanno la tendenza a presentare con una certa frequenza episodi di cistite. Nelle più giovani è un’igiene non corretta a favorire la risalita dei batteri patogeni dall’uretra. Insegnare fin dalla tenera età a curare l’igiene personale è una buona abitudine per qualunque mamma. Oltre a invitarle a impiegare un detergente lievemente acido, è utile abituare le bimbe a svuotare regolarmente la vescica. Importante è anche adottare abitudini alimentari corrette, volte a mantenere la flora batterica intestinale in costante equilibrio.
L’infezione nell’età dell’adolescenza
Nelle adolescenti, e nelle donne giovani, la cistite è altrettanto frequente. In questa fascia d’età, l’Escherichia coli è responsabile nell’80% dei casi. Al di là dei batteri, tra le altre cause prevalgono quelle legate ai rapporti sessuali. Un microtrauma all’uretra durante l’atto sessuale, soprattutto in mancanza di adeguata lubrificazione, può dare origine al problema.
I casi di cistite in gravidanza e nella terza età
La cistite colpisce anche le donne in gravidanza. A favorirla sono i cambiamenti ormonali nei mesi che precedono il parto. La gestante, pertanto, è naturalmente più soggetta alle infezioni urinarie. Nella terza età, infine, la causa più comune è rappresentata dalla già citata Escherichia coli, anche se non è rara l’azione esercitata da altre specie di batteri.
Cistite acuta e cronica
Sono 2 le forme di cistite conosciute: acuta e cronica. La prima si manifesta attraverso problemi urinari, in particolare bruciore nella minzione, e frequente necessità di svuotare la vescica. In alcuni casi potrebbe fare la sua comparsa del sangue nelle urine: è in tali occasioni che si parla di cistite emorragica. Diffuso è il senso di pesantezza, accompagnato da fastidi all’altezza della pancia, nella parte bassa. E dolore e bruciore si fanno più intensi al termine della minzione. Lo stimolo a urinare è frequente, ma in molte occasioni si conclude con l’emissione di pochissime gocce. Se la cistite acuta è facilmente individuabile, quella cronica non lo è affatto. Non presentando alterazioni particolari, infatti, spesso per la diagnosi si rendono necessari accertamenti approfonditi.
I sintomi più diffusi
È utile fare un elenco dei sintomi più comuni della cistite:
- Bruciore o dolore acuto mentre si urina
- Stimolo a urinare molto più spesso del normale
- Colore dell’urina più scuro
- Urina più torbida e maleodorante
- Dolore nella parte bassa dell’addome
- Stanchezza e malessere generale
- Eventuale presenza di tracce di sangue nelle urine
- Disuria
- Nei bambini febbre, vomito e riduzione dell’appetito
In merito alla disuria, con questo termine viene indicata la difficoltà a urinare, intesa anche come minzione lenta e meno copiosa del previsto. Il getto, inoltre, può arrestarsi involontariamente senza preavviso.
Come le cattive abitudini favoriscono l’infezione
Le cattive abitudini possono influire sulla comparsa della cistite. Svuotare raramente la vescica favorisce l’accumulo di urina e batteri, agevolando le infezioni. Anche l’utilizzo di indumenti intimi eccessivamente stretti, il rimanere a lungo con il costume bagnato, nonché la mancanza di una corretta e frequente igiene delle parti intime, lascia libera strada al proliferare dei batteri responsabili della cistite.
I rimedi contro la cistite
Terapia antibiotica
Normalmente, il medico di famiglia prescrive terapie antibiotiche in grado di agire nel breve periodo. In gran parte dei casi, già dopo 1 o 2 giorni è possibile riscontrare un netto miglioramento della situazione. Seguire le indicazioni del medico è essenziale. Interrompere la terapia a base di antibiotici prima del dovuto, subito dopo aver notato una riduzione dei sintomi dolorosi, potrebbe rivelarsi un grave errore. Non solo si correrà il rischio di recidiva, ma anche di sviluppare forme di resistenza agli antibiotici.
Dalla borsa dell’acqua calda al succo di mirtillo rosso
Ai pazienti viene consigliato di bere maggiori quantità di acqua e, qualora siano presenti manifestazioni dolorose, di porre una borsa dell’acqua calda sulla pancia. Fino a quando l’infezione non scomparirà, sarebbe meglio interrompere i rapporti sessuali. Esistono anche alcuni rimedi naturali utili, pur mancando evidenze scientifiche sulla loro efficacia. A far parte della lista è il succo di mirtillo rosso, che può essere acquistato anche in capsule o bustine.
Ulteriori rimedi
Diverse persone sembrano trarre giovamento dall’assunzione di prodotti nati per ridurre l’acidità dell’urina, dal citrato di potassio al bicarbonato di sodio. Nei confronti delle infezioni ricorrenti sarà un’analisi specifica, l’antibiogramma, a individuare quale sia l’antibiotico migliore da impiegare.
Rapporto tra alimentazione e cistite
Parlando di cibo, in caso di cistite si dimostrano utili tutti quegli alimenti acidificanti le urine. Nello specifico, si tratta di cibo proteico di origine animale e di frutti come i mirtilli, citati poco fa, e le prugne. Ideali, per favorire la guarigione, sono lo yogurt, grazie all’elevata presenza di fermenti lattici attivi, e i probiotici. Questi ultimi sono consigliati a chi sta seguendo una terapia antibiotica destinata a protrarsi a lungo. Frutta e verdura in quantità generose non sono meno utili, vista la ricchezza di antiossidanti, a partire dalle vitamine del gruppo C ed E.
I cibi sconsigliati in caso di cistite
Altri alimenti, invece, sono altamente sconsigliati per chi manifesta episodi di cistite. La lista include i cibi irritanti per le vie urinarie, dal peperoncino al cioccolato, dai formaggi stagionati alle salse. Pollice in giù anche nei confronti di caffè, spezie e alcolici. Evitare tutti quei cibi difficili da digerire, come i piatti fritti e ricchi di grassi.
Come prevenire la cistite?
Bere molta acqua e curare l’igiene intima
Prevenire la cistite è possibile, Bere più acqua (questo impedirà ai batteri di moltiplicarsi all’interno della vescica) o curare l’igiene intima (consiglio valido soprattutto per le bambine) sono due accorgimenti già segnalati in precedenza. Altrettanto utile è evitare di utilizzare bagnoschiuma profumati, borotalco in polvere o saponi nella zona dei genitali. Prediligere la doccia al bagno, in quanto quest’ultimo espone inevitabilmente i genitali alle sostanze chimiche dei prodotti per l’igiene. Abituarsi anche a urinare appena viene avvertito lo stimolo, e provare a svuotare ogni volta la vescica in modo completo. A proposito di minzione, è consigliato provare a urinare non appena concluso un atto sessuale. Detergere le parti intime iniziando dalla vulva, passando solo successivamente all’ano.
Consigli su contraccezione e biancheria intima
Tra i metodi contraccettivi provare a non ricorrere al diaframma o al cappuccio cervicale: un’indicazione ancora più valida per le donne spesso soggette a infiammazioni e infezioni alla vagina e alle vie urinarie. Preferire, infine, biancheria intima in cotone rispetto a quella realizzata in materiale sintetico. Se possibile, evitare anche di indossare jeans e pantaloni attillati.
La validità degli estratti erboristici
Esistono anche estratti erboristici che aiutano sia a prevenire che a curare la cistite. Si tratta di estratti ad attività antibatterica, come quelli a base di uva ursina, timo e semi di papavero, anti-adesiva, ad esempio il Cramberry o la Gramigna, e diuretica, in primis betulla ed equiseto.
L’infezione urinaria nota come cistite, diffusa soprattutto tra la donne, presenta sintomi come bruciore e dolore nel momento della minzione. A volte, tuttavia, fa la sua comparsa in assenza di qualunque sintomo, o di cause specifiche. Altre ancora, è legata all’utilizzo di determinati metodi anticoncezionali, o appare dopo un rapporto sessuale. I farmaci prescritti più frequentemente dal medico sono antidolorifici e antibiotici. Se alcuni rimedi naturali sono utili nel ridurre i sintomi, il consulto di un medico è necessario nel caso in cui il problema non si risolva spontaneamente nell’arco di pochi giorni.