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In attesa di ricevere il conguaglio TARI 2023 (gennaio 2024?) penso sia opportuno fare alcune considerazioni.
1. TV1 ovvero la parte variabile che in realtà di variabile ha ben poco. Infatti questo importo è un fisso mascherato non legato ai conferimenti effettivi del RSU (indifferenziato) ma a una stima di produzione di RSU. Ora in quanto stima tale valore viene predeterminato e si paga, punto. Lo troviamo in fattura alla voce “Quota variabile”.
2. TV2 ovvero la parte variabile legata ai conferimenti dei contenitori con un valore al litro ci € 0,00749. Questa dovrebbe essere la voce che dovrebbe portarci del risparmio se facciamo meno conferimenti. Risparmio che rasenta la risibilità. Facciamo un paio esempi banali.
Famiglia 1 componente, carrellato 240 lt. Calendario ritiro 1 volta al mese, quindi max che si può conferire 240×12= 2.880 litri al costo di € 0,00749 abbiamo un importo di € 21,5712. Ammesso che si riesca a dimezzare i conferimenti (1 ogni 2 mesi), complicato si avrebbe un risparmio di ben € 10,7856!! Eccezionale! Una famiglia con 2 componenti dotata di mastello RSU da 30 litri già avrebbe una capacità di conferimento nettamente inferiore rispetto al caso di prima (1 componente) considerate 52 settimane x 30 litri = 1.560. Quindi maggiori difficoltà di gestione, un costo max (conferendo per 52 settimane) di € 11,6844. Se tale utenza è particolarmente brava e riduce l’esposizione a 26 settimane (ovvero la metà) sarebbe PREMIATA con un risparmio di ben € 5,8422 !!!
Ecco come disincentivare la raccolta differenziata in particolare l’obiettivo primario che è di produrre meno RSU possibile, ovvero quel rifiuto che va in discarica, oggi, e domani all’inceneritore.
3. Ho segnalato a Gesenu un errore del software che registra i conferimenti presso le isole ecologiche informatizzate che dovrebbero avere un costo al litro pari a quello domiciliare ovvero € 0,00749. Spero risolvano quanto prima.
Questo ragionamento per dire, semplicemente, che un cittadino non ha in realtà strumenti efficaci per ridurre RSU e risparmiare. Non le ha perché non ha un limite minimo di conferimenti RSU, basilare per controllare la propria produzione ed il relativo conferimento.
Ritengo molto più semplice stabilire ad esempio: famiglia 1 componente XXX litri/anno (poi i conferimenti saranno di conseguenza in base al volume del contenitore assegnato) inclusi nella TV1 parte variabile stimata (appunto si stima quale dovrebbe essere la produzione di quella utenza). Eccedenze non € 0,00749 ma ad esempio € 0,30 (in pratica ogni 10 litri in più ti costerebbero € 3,00) Ecco forse ci si starebbe più attenti…
Spero che in futuro ci siano fatture maggiormente comprensibili e modalità di gestione più attente ai cittadini e non solo alle casse…

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