I fatti: la proposta di riapertura di alcune sedi di Tribunali era contenuta nel collegato alla finanziaria 2023, è stata avanzata da 7 regioni, tra cui la nostra, ed è stata posta all’ordine del giorno della Commissione Giustizia del Senato. Un primo esame della proposta è stato fatto dal comitato ristretto costituito al suo interno, il quale ha rinviato alla plenaria l’analisi del testo avanzando la proposta di chiedere al Governo i dati sull’attuazione della riforma del 2012 (ancora mai valutati dal parlamento) e di procedere ad una interlocuzione con i soggetti interessati, a cominciare dai tribunali regionali.
A quanto è dato sapere la Regione dell’Umbria chiede la revisione della geografia degli uffici giudiziari scaturita dalla riforma/taglio del governo Monti (e portata avanti da tutti i governi successivi in un’ ottica condivisa di spending review). Nella richiesta della Giunta Tesei pare però non ci sia alcun cenno alla possibile riapertura delle sedi distaccate dei Tribunali, come era quella di Todi, cui afferivano i Comuni della MVT, sacrificata dalla destra locale agli interessi del territorio di Spoleto. L’iniziativa di Tesei e Tardani, che coincide con la prossima scadenza dei mandati amministrativi di entrambe, non può non far pensare anche ad un’iniziativa di propaganda elettorale. Il Ministro della Giustizia Nordio infatti ha mandato a dire alla Commissione del Senato che la spesa della giustizia dovrebbe essere rivolta all’ampliamento delle assunzioni di personale e non di sedi giudiziare. Secondo il Ministro infatti mancano all’appello 2000 magistrati e 4000 funzionari di cancelleria al sistema della giustizia italiana.
Come rappresentanti del PD siamo tuttavia convinti, oggi come all’epoca dell’attuazione della riforma Monti, (a cui l’amministrazione di centronsinistra di allora si oppose, attivandosi anche per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace, a spese del Comune di Todi), che la revisione della geografia giudiziaria dell’Umbria vada rivista per renderla più adeguata agli interessi di cittadini e professionisti e che l’obiettivo minimo è quello dell’accorpamento di questo territorio a quello del perugino, mentre quello massimo sarebbe riavere la sede distaccata del Tribunale, con conseguente arricchimento dei servizi di prossimità nel comprensorio.
C’è però da ricordare almeno due fatti: il primo è il metodo opaco che fu utilizzato per impedire l’accoglimento della proposta avanzata nel 2014 sempre dal Sindaco di Todi Rossini, per limitare i danni derivanti al territorio dall’attuazione della riforma Monti, che chiedeva appunto al Governo di accorpare la MVT (compreso S. Venanzo cs, escluso Collazzone cdx che non aderì all’ iniziativa di Todi) al Tribunale di Perugia, sede naturale di riferimento per cittadini e professionisti del nostro comprensorio. La disposizione dell’allora Ministro della Giustizia, che accoglieva la richiesta avanzata dalla MVT su iniziativa di Rossini, entrò in CdM per essere approvata ma ne uscì stravolta dall’accorpamento a Spoleto, pare, su iniziativa dell’ On. Benedetti Valentini per soddisfare gli interessi di quel territorio, ai quali Ruggiano, collega di partito, si era già assoggettato in precedenza durante il suo primo mandato e a cui non si oppose neanche in quell’occasione .
Il secondo fatto è che ci risulta che Regione Umbria oggi chiede la sola revisione delle sedi dei Tribunali, senza calcolare minimamente i territori orfani delle sedi distaccate di tribunale, come la MVT. Il tutto continuando con l’amabile consuetudine di non interpellare e, meno che mai, coinvolgere nelle decisioni le istituzioni locali interessate. Tanto meno quelle come la nostra, guidata da Ruggiano, che, sembra non ne sapesse nulla e che, in zona Cesarini, annuncia iniziative unitarie a tutela del territorio “ancora nella mente degli dei”, alle quali ci uniremo certamente ma delle quali chiederemo conto puntualmente per scongiurare l’atteggiamento remissivo nei confronti di Tesei e Coletto a cui abbiamo assistito in questi anni di progressiva demolizione della sanità pubblica territoriale della MVT e che potrebbero vanificare anche questa flebile opportunità.