È ormai, da fine luglio scorso, l’argomento che tiene banco in ogni discussione: la numerosa presenza di migranti nel centro CAS presso l’hotel Altieri di Fratta Todina.
Gli arrivi di immigrati in questo primo semestre nella struttura utilizzata nel nostro comune sono esagerati e ci rendono fortemente preoccupati.
Ad oggi risulterebbero (scriviamo risulterebbero, perché nessuno lo sa con certezza) circa 120 presenti con ipotesi concreta di incremento nei prossimi mesi con picchi fino a circa 200 presenze (questo è stato detto nella comunicazione del Sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale del 31 luglio scorso). La capacità nominale della struttura è molto inferiore alla odierna occupazione.
Ora si nota il Sindaco che in ogni mezzo di comunicazione si presenta e, come chi fosse vissuto sempre fuori da Fratta Todina, si accorge e denuncia che c’è il problema migranti. Che gli stessi sono troppi rispetto a una popolazione di circa 1.800 abitanti.
Ma cosa ha fatto il Sindaco da gennaio quando, secondo lui, sono cominciati gli arrivi massicci? E sì che lo sapeva! Lo ha detto proprio lui – “Se si continua in questo modo, si arriva al collasso: abbiamo un totale di 120 immigrati, di cui 50 arrivati a Fratta Todina da gennaio e 35 solo negli ultimi due mesi” – (Gian Luca Coata – da tamtam on line del 28 agosto 2023)!!!
Non che il fenomeno della migrazione sia a noi sconosciuto e lo affrontiamo con la massima disposizione collaborativa con tutti affinché tutto possa procedere con totale positività e assenza di problemi, ma vogliamo evidenziare due fattori:
– Le condizioni di soggiorno degli immigrati che non possono che essere inadeguate vista la concentrazione;
– Il pericolo di turbative della pace sociale e della sicurezza (visti gli ultimi eventi).
Ricordiamo qui che l’individuazione dell’hotel Altieri come centro di accoglienza e soggiorno è stata decisa nei primi mesi del 2016.
E sì che allora (con altri Sindaci, ma sempre della stessa parte) l’accoglienza a Fratta era necessaria. Anzi abbiamo visto come la struttura, fatta gestire da cooperative, è diventata un vero business, business che, naturalmente, aumenta all’aumentare delle presenze!!
Caro PD (ci riferiamo al volantino e all’articolo su TamTam) vi riconosciamo che siete molto bravi a fare il bue che dice cornuto all’asino!!! Tutti sanno che c’eravate voi e i vostri compagni quando l’Altieri, con delibera della società proprietaria della struttura, col solo voto contrario di un socio, veniva concesso in uso e che divenne un Centro di Accoglienza che beneficia di flussi di “turisti” senza bisogno di aderire a circuiti specifici e senza concorrenza alcuna, anzi!!
Forse, a quei tempi, si temeva la presenza concorrente di altri comuni, oggi bramata e dichiarata necessaria, nella corsa alla gestione di questo business?
Quindi caro Sindaco, chi è causa del suo mal pianga sé stesso, non venga oggi a fare proclami e denunce allarmate, il problema lo avete (lei e i suoi predecessori) causato voi!!
Sì, perché già da allora, si doveva lavorare per cercare collaborazione tra i vari comuni del comprensorio per poter diluire gli arrivi e non solo oggi. Correre a chiudere la stalla quando i buoi sono usciti è una palese presa in giro alla intelligenza dei cittadini che però sono molto più consapevoli e coscienti dei fatti di quanto voi pensiate.
Positivo che oggi lei sia uscito da questo colpevole letargo e che si adoperi per trovare una soluzione.
Lo stato di emergenza migranti, la facilitazione dei rimpatri e gli accordi internazionali presi a livello governativo dovrebbero produrre frutti per ridurre le partenze e quindi gli arrivi, ma nel frattempo va gestita la contingenza.
Invitiamo ancora il Sindaco, lo abbiamo già fatto nel citato consiglio comunale, ad agire nelle sedi competenti per far capire che Fratta Todina non può e non deve sopportare questi numeri e di adoperarsi per far adottare misure di vigilanza ulteriore del territorio con incremento della presenza delle forze dell’ordine, che stanno comunque facendo il massimo come loro abitudine. A nostro avviso, infatti, un ulteriore presenza delle forze dell’ordine basterebbe già a scoraggiare comportamenti violenti ed a tranquillizzare la popolazione che ultimamente è in fibrillazione anche per non poter utilizzare gli spazi polivalenti pubblici perché occupati da decine e decine di migranti. Non che questi facciano qualcosa di male, ma rendono questi spazi insufficienti alle esigenze della popolazione residente.
La invitiamo anche e soprattutto a farsi parte attiva presso il gestore e il responsabile della
struttura affinché sia data ai migranti la migliore istruzione sull’uso della lingua italiana e sulle elementari regole di convivenza civile e, inoltre, che attrezzino adeguatamente la struttura affinché possa dare la possibilità ai migranti di fruire con soddisfazione degli spazi esterni all’Altieri.
Che si renda interprete presso la USL per una verifica continua delle condizioni igienico-sanitarie del sito in questione.
Noi da parte nostra abbiamo già interessato le competenti istituzioni, tra cui una lettera al Prefetto del 13 agosto scorso, un colloquio collaborativo e sereno con lo stesso al fine di rappresentare adeguatamente il disagio della popolazione e comunicazioni verso altre istituzioni preposte al fenomeno a livello nazionale.
Ma il Sindaco è lei e a lei tocca agire con visione, previsione e tempestività.