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In un’azione congiunta Carabinieri e Polizia di Perugia, hanno colto sul fatto tre albanesi di 20, 24 e 31 anni che sono stati processati per direttissima
Carabinieri-Polizia

Nella serata del 19 gennaio, intorno alle 20.30, il personale della Compagnia Carabinieri e dell’UPGSP della Questura di Perugia ha condotto un’operazione di servizio congiunta che ha portato all’arresto, in flagranza di reato, di tre persone, di origini albanesi, di anni 20, 24 e 31, ritenute responsabili dei reati di furto aggravato in concorso e ricettazione.

Nel dettaglio, all’esito di segnalazione pervenuta al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112, gli agenti sono tempestivamente intervenuti nel capoluogo, presso un appartamento in cui il proprietario aveva segnalato la presenza di soggetti che stavano compiendo un furto.

Una volta raggiunto il luogo interessato, nel volgere di pochi minuti, delimitando l’area in cui agire in termini di sicurezza, il personale ha fatto irruzione sorprendendo i tre soggetti nell’abitazione.

Gli stessi, avendo appena forzato la cassaforte con una smerigliatrice, con il sopraggiungere delle forze dell’ordine, si erano nascosti all’esterno, accovacciandosi su di un balcone, tentativo risultato essere vano in quanto sono stati rapidamente individuati e bloccati. Nella circostanza, è stato rinvenuto un borsone da loro utilizzato contenente numerosi attrezzi da scasso.

I tre uomini sono stati colti in possesso sia di monili appena trafugati dall’appartamento che di altri oggetti verosimilmente riconducibili alla consumazione di analoghi episodi delittuosi, per i quali saranno condotti ulteriori accertamenti finalizzati a stabilirne la provenienza.

Le verifiche conseguenti hanno permesso di appurare che uno di loro era anche gravato da un provvedimento cautelare del marzo 2022 emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Perugia, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Al termine delle formalità di rito, i tre interessati sono stati dichiarati in stato di arresto per i reati anzidetti ed associati temporaneamente presso le camere di sicurezza della Questura e del Comando Provinciale dell’Arma, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica.

Nella mattinata di ieri si è celebrata l’udienza “per direttissima” presso il Tribunale del capoluogo, che ha sentenziato la convalida dell’arresto e la condanna con pena sospesa.

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