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Sono un tuderte che ama profondamente la sua città, convinto sostenitore del centro storico, dove ha scelto di vivere con la famiglia, ritengono un luogo vivo e aperto, dove respirare la storia e godere di palazzi, vicoli, testimonianze storiche e artistiche che raccontano quello che è stato.
Purtroppo le mie aspettative sono state tutte disattese e con profonda amarezza mi trovo ad affermare che Todi non è più una città attrattiva, ma una città stanca, assopita, forse anestetizzata.

A leggere la stampa, le buone notizie sembrerebbero rassicurare l’orgoglio tuderte, ma andando ad approfondire si evidenzia con esplicita chiarezza il pesante depauperamento delle funzioni principali della città.
La naturale, storica e primaria vocazione di Todi è il turismo, seguito dal commercio che ne viene alimentato, tutto finito.

Oggettivamente infatti non è difficile rilevare che:
– la nostra amata città si distingue a livello regionale solo per i dati negativi;
– il comprensorio tuderte, nel quinquennio appena concluso è penultimo come numero di presenze turistiche, dopo di noi solo il comprensorio Amerino, record confermato sempre nel quinquennio 2019/2023 (dati Regione Umbria);
– solamente il 3,4% delle presenze turistiche umbre arriva a Todi (dati Regione Umbria);
– siamo ultimi come rapporto abitativo del centro storico, 7 abitazioni su 10 risultano vuote;
– abbiamo il valore degli immobili del centro storico più basso rispetto a comuni di eguale blasone;
– abbiamo una popolazione che diminuisce e che aveva fatto per scelta di vita la residenza ed investimenti a Todi oggi vende, spesso svende, e salta portandosi dietro un cattivo ricordo;
– la desertificazione delle attività commerciali è sotto gli occhi di tutti, ed avanza inesorabile.

Quali provvedimenti sono stati presi dall’Amministrazione per invertire la tendenza?
Il Comune ha speso dal 2016 al 2022 per la manifestazione ritenuta più importante, il Todi Festival, 993.250 euro, ma quali risultati ha prodotto a livello di promozione? Quelli di cui sopra. Sarà oltretutto anche riproposta nel 2024, già aperta come sempre la ricerca per le comparse a fare il pubblico.

Le iniziative per il Natale 2023 sono state vergognose come proposta, direi indecenti, inevitabilmente fallimentari, degne solo di questa Amministrazione.
Abbiamo un sindaco al terzo mandato che non ha risolto il problema primario della città, ossia il parcheggio e l’accesso al centro, e non si pensi che quella improvvida soluzione del nuovo ascensore sia risolutiva, anzi ho paura che pur di farlo utilizzare chiuderanno definitivamente l’accesso al centro. Tempo al tempo.

La promozione turistica è stata tutta fallimentare, non sono io a dirlo ma i risultati ottenuti; con questi numeri chi ha avuto responsabilità, Sindaco in primis ed assessori vari, dovrebbero avere la dignità di riconoscerne il fallimento di trarne le conseguenze invece, al contrario, tutto bene madama la marchesa. Anzi benissimo.
Perchè ho sentito la necessità di scrivere e di fare questo appello? Perchè amo la mia città e vorrei tanto che i miei concittadini mettessero da parte la rassegnazione imperversante e ritrovino l’orgoglio di essere cittadini di Todi.

Perchè è possibile cambiare ma serve il contributo di tutti, ognuno per il propio piccolo conto, perchè insieme si possono fare cose impensabili.
Mi rivolgo a tutti, ai miei coetanei cha hanno vissuto gli ultimi anni di gloria della città, ai molti delusi che come me hanno contribuito ad leggere questa Amministrazione, e me ne scuso, alziamo la testa, basta BUOI, facciamolo fare a qualcun’altro.

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