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La questione della gestione dell’ufficio di cittadinanza da parte della Zona sociale n. 4, riguarderebbe una vicenda vecchia di oltre 10 anni
Marsciano comune3

Nuovo intervento del Comune di Marsciano, sulla questione dell’ufficio di cittadinanza della Zona sociale n. 4, questa volta in merito specificatamente al fatto che il Comune di Todi nei giorni scorsi ha affidato ad un legale l’incarico di presentare il ricorso al Tribunale amministrativo regionale, in quanto, si legge nella nota del Comune di Marsciano, “a seguito di presunti inadempimenti, originatisi oltre 10 anni fa, nella gestione dell’ufficio di cittadinanza da parte della Zona sociale n. 4, il Comune di Todi ritiene di dover recuperare delle somme per un importo massimo presunto di 350mila euro”. 

Come sottolinea Francesca Mele, sindaco di Marsciano, comune capofila della Zona, “si tratta di una questione, come lo stesso comune di Todi evidenzia, che ha origine quando era in carica la prima amministrazione guidata dal sindaco Todini (2009-2014). All’attuale amministrazione di Marsciano la problematica è stata formalmente sottoposta dal Comune di Todi, tramite legale, a maggio del 2023. Ci siamo, quindi, resi subito disponibili a confronti e approfondimenti con il supporto di tecnici e uffici competenti, con l’auspicio di fare chiarezza e provare a percorrere la via di una risoluzione amichevole dell’eventuale controversia. A seguito degli approfondimenti fatti e della documentazione in suo possesso, il Comune di Marsciano ha potuto rappresentare uno stato dei fatti tale per cui era da ritenersi superata la questione sollevata da Todi, perché infondata. Allo stesso tempo è stato chiesto a Todi di produrre documentazione a sostegno della propria richiesta. Documentazione che, tuttavia, fino ad oggi non è pervenuta al Comune capofila”.  

In base agli accertamenti e alle verifiche fatte dal Comune di Marsciano, quindi, non trova fondamento la posizione del Comune di Todi circa la volontà di ricorrere al Tar, anche perché lo stesso Ente, in termini di contenimento della spesa, per la risoluzione della presunta controversia, poteva avvalersi di un arbitrato stragiudiziale con la presenza della Regione Umbria, come previsto dalla Convenzione per la funzione della gestione associata della Zona sociale. 

È opportuno evidenziare che la vicenda per la quale Todi intende ricorrere al Tar, non ha nulla a che fare con la polemica sollevata dal consigliere comunale di Todi, Fabio Catterini, sulla presenza di fondi della Zona sociale che restano fermi in bilancio in attesa di essere impegnati e spesi, e sulla quale il Comune di Marsciano ha già dato i chiarimenti necessari.

“Purtroppo – conclude Francesca Mele – sono invece molti coloro che continuano a legare queste due vicende, del tutto estranee tra di loro. Forse viene fatto per superficialità, per ignoranza dei fatti o magari volutamente, al fine di strumentalizzare le questioni e avallare chissà quali fantasiosi teoremi per il solo tornaconto elettorale. Peccato che, ancora una volta, la diffusione di informazioni false, inesatte o parziali ha come unico risultato quello di impedire ai cittadini di Marsciano, come di Todi e di tutta la Media Valle del Tevere, di farsi un’idea veritiera dei fatti”.  

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