La campagna elettorale, si sa, induce alle promesse, proiettando al domani quello che non si è fatto durante i cinque anni di amministrazione. Il sindaco uscente Federici sta promuovendo con insistenza, in questi giorni, un suo intervento e addirittura un ricorso al Tar per far rientrare Massa Martana tra le zone svantaggiate, condizione che porterebbe sicuramente dei benefici al tessuto economico del Comune e ai suoi attori principali.
Tuttavia, la domanda è semplice: perché non è stato fatto prima, ma soltanto adesso a pochi giorni dal voto? I termini per il ricorso, tra l’altro, ci risultano scaduti. Come mai dal provvedimento emanato dal Governo in carica nel 2020 che, a sua volta recepiva le direttive europee, nulla è stato fatto dal sindaco Federici?
La Lega con il consigliere comunale Luana Sensini Passero e, a livello regionale, con il presidente di commissione Valerio Mancini, si sta interessando da tempo alla problematica relativa alle zone svantaggiate, anche confrontandosi con le organizzazioni di categoria e gli agricoltori. La questione è molto importante, per cui è bene affrontarla con serietà e concretezza, come sta facendo il nostro partito a livello comunale e regionale. Tuttavia, visto che non risulta traccia nei mesi passati di alcun intervento da parte del sindaco uscente, è evidente che parlare solo oggi di ricorso al Tar, che andava eventualmente intrapreso entro i termini previsti dalla legge, appare solo come un pretesto per farsi pubblicità in piena campagna elettorale.