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Il progetto per la costruzione del nuovo ospedale di Terni tramite il meccanismo del project financing, fortemente voluto e avallato dal sindaco Stefano Bandecchi, è stato ufficialmente bocciato. L’annuncio segna l’ennesimo fallimento amministrativo e lascia la comunità ternana con un amaro senso di delusione, accompagnato dall’impressione che, ancora una volta, il tempo sia stato sprecato inutilmente.

Il progetto in questione, presentato come una soluzione moderna e innovativa per rispondere alle esigenze sanitarie della città, doveva rappresentare un punto di svolta per il sistema ospedaliero locale. Tuttavia, nonostante le promesse iniziali il piano ha incontrato una serie di ostacoli tecnici e amministrativi che hanno messo in luce le criticità di un’iniziativa che non ha mai realmente preso slancio.

Il ricorso al project financing, presentato come panacea di tutti i problemi finanziari, era stato visto come un’opportunità per finanziare la costruzione del nuovo ospedale attraverso investimenti privati. Tuttavia, proprio il meccanismo finanziario si è rivelato uno dei punti deboli del progetto. Sin da subito, come Movimento 5 Stelle ci siamo espressi contro  la sostenibilità a lungo termine di questo e di tutti i piani pubblici che si vogliono realizzare attraverso i privati, temendo che tale modello di finanziamento non avrebbe garantito né la qualità né la tempestività della realizzazione. Preoccupazioni che, alla luce degli ultimi sviluppi, si sono rivelate fondate.

Il sindaco Bandecchi, che ha spesso puntato sulla comunicazione diretta e su promesse di grandi cambiamenti per la città, si trova a scontrarsi sul fatto che poco o nulla si sia effettivamente concretizzato in termini di grandi progetti reali. Molto peggio è la presidente della Regione Tesei che, dopo 5 anni di legislatura ancora non ha mostrato nessun reale segnale per il nuovo nosocomio di Terni. La bocciatura del progetto accende nuovamente i riflettori sulla gestione politica della città e della regione dove, sul lato sanitario, si registra il peggior fallimento. La città di Terni e i suoi cittadini meritano risposte chiare e un impegno reale per il futuro della sanità e dello sviluppo del territorio.

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