È tutto pronto a Massa Martana per la quarta edizione del MassamARTana Festival, l’immancabile appuntamento con il teatro, le arti e la musica che dal 10 al 13 ottobre farà tappa al Teatro Consortium. Magazzini Artistici, che ne cura la direzione, e il Comune di Massa Martana hanno voluto regalare al pubblico un’edizione che punta a confermare e andare oltre i successi degli anni precedenti divertendo il pubblico con risate, balli e riflessioni. Il MassamARTana Festival 2024 si presenta quindi con un’offerta nuova. Uno spettacolo comico e brillante con autori giovani ma già affermati che si mescoleranno alla musica e soprattutto alla storia del rock anni ’80.
Si comincia giovedì 10 ottobre alle 21.15 con Marco Ceccotti che porta in scena “Come Essere Tristi e Vivere Felici”, uno spettacolo di pupazzi che racconta la gente e la vita di ogni giorno in modo ironico e inusuale.
Venerdì 11 ottobre, stesso orario, sul palco salirà Daniele Parisi con il suo “Io per Te Come un Paracarro” che esalta la voce e la mimica dell’attore con le quali interpreta magistralmente vari personaggi incontrati da una giovane coppia prima di dare alla luce il loro figlio.
Sabato 12, sempre alle 21,15, spazio al grande rock anni ’80 con “Changes” “Le Mille Anime Della Rock Revolution”. “Changes” segue il successo di “1971 The rock opera” dell’anno scorso e racconta la rivoluzione musicale che animò le scene dagli anni ’70 e ’80. Non sarà facile per il pubblico restare seduto.
Chiusura domenica 13 ottobre alle 17,30 con Giulia Trippetta e “La Moglie Perfetta”, un excursus, brillante e arguto, sulla condizione femminile, partendo dal decalogo spagnolo in vigore ai tempi di Franco.
Info e prenotazioni 3278184788 – magazziniartistici@gmail.com. Biglietti acquistabili su Vivaticket o direttamente la sera dello spettacolo.
Gli spettacoli nel dettaglio.
Daniele Parisi “Io Per Te Come Un Paracarro” – È uno spettacolo completamente incentrato sulle sorprendenti capacità vocali dell’attore che, grazie a esse, riesce a interpretare i vari personaggi incontrati da una giovane coppia che, prima di dare alla luce un figlio, decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di una nuova dimora. Protagonisti assoluti sono la voce e la mimica di Daniele Parisi che, grazie anche a un uso accorto degli strumenti di scena, riesce a creare efficacemente la colonna sonora del suo spettacolo: luci e scenografia sono finalizzati a enfatizzare la vocalità dell’attore.
La povertà è uno delle questioni principali in questo spettacolo. Questa coppia deve trovarsi da mangiare, cercare ospitalità: viaggiano perciò affamati, stanchi e poco lucidi. Dormono male anche loro. Non gli ho regalato neanche un giorno di tregua, anche perché non mi sembrava giusto. Non posso essere solo io quello che non dorme. Soffrissero l’insonnia anche loro. E poi c’è il problema del camminare.
L’avanzamento verso una meta sconosciuta diventa metafora di chi vuole lasciarsi alle spalle, mettere in discussione, la propria visione del mondo senza sapere bene, in realtà, neanche cosa cercare. Dei due personaggi, sicuramente, l’uomo è quello che meno è in grado di tenere in mano la bussola. D’altronde, questo tipo che racconto, non ha gli strumenti per approcciarsi alla vita, figuriamoci per fare il padre.
Marco Ceccotti “Come Essere Tristi e Vivere Felici” Spettacolo comico con pupazzi per un pubblico adulto. Marco Ceccotti, nome d’arte abbastanza inutile di Ceccotti Marco è un ragioniere non praticante, attore, commediante, burattinaio, ma principalmente autore. Presenta uno spettacolo di genere comico tutto sommato. Un punto di incontro tra stand-up, puppet, sketch, cabaret e poesia, l’alto e il basso, il medio e il medio. Un susseguirsi di monologhi che raccontano storie inusuali di tutti i giorni, fatti veri accaduti a persone inventante e viceversa.
Storie di amori timidi e di amori estremisti, fobie raccontante senza paura, cartoni animati per bambini vietati ai minori di 18 anni, una soap opera con pupazzi, corsi motivazionali per puffi, pubblicità palesi, comicità occulta, tragedie da ridere e scene di vita vissuta male.
Giulia Trippetta “La Moglie Perfetta” In origine c’è un decalogo, distribuito nella Spagna franchista, dal 1937 al 1977, una serie di regole attraverso le quali le giovani donne “in età da marito” venivano educate rispetto al loro ruolo in famiglia. Ma sul palco del Teatro Basilica siamo negli anni ’50, Giulia Trippetta non parla spagnolo e l’Italia non è il focus della questione: nel divertente monologo il cuore del discorso riguarda tutti e tutte noi nel tempo in cui viviamo. La sedicenne che nella prima scena è protagonista di una sorta di colloquio/intervista diventerà la paradossale insegnante di un corso nel quale mostrare come interpretare “la moglie perfetta”.
Trippetta scrive un testo efficace che per interrogarci sulla questione femminile oggi e sulla parità di genere porta alle estreme conseguenze l’iperbole contrario; fino a un’esplosione (unico momento in cui la drammaturgia vacilla dal punto di vista del senso e della credibilità) nella quale si intravede il lato umano e dolente della giovane moglie. Il filo è dato dalle 11 regole spagnole: la donna deve essere in grado di preparare cene deliziose, deve apparire sempre bella ed elegante – l’attrice si muove in un vestito a fantasia anni ’50 -, deve essere dolce e interessante, occuparsi della casa, dei figli, essere silenziosa, in grado di ascoltare.
Tutto è pensato in funzione del maschio, come se davvero ci fosse una sorta di coefficiente matematico del patriarcato. Avevamo già apprezzato Giulia Trippetta in lavori corali, di compagnia, qui emergono con evidenza la tecnica e il talento a servizio di un tratto comico sorprendente ma anche riconducibile alla grande tradizione.
Changes “Le Mille Anime Della Rock Revolution”. Dopo il successo dello scorso anno di ‘1971 The rock opera’, applaudito da circa 1.500 persone nelle varie repliche in giro per l’Umbria, è ora la volta del capitolo successivo. A tal proposito ‘Changes’ racconta la rivoluzione musicale che animò le scene dagli anni ’70 agli ’80. Verranno suonati i pezzi più noti di quegli anni, dando voce ad un filo narrativo che accompagnerà il pubblico in un viaggio appassionante.
Al centro i dieci musicisti ternani ossia Emanuele Cordeschi voce e attore narrante; Alberto Cipolla voce; Andrea Dominici voce; Andrea Guerini voce; Tonino Cuzzucoli voce; Michele Cricco chitarra; Claudio Baccani chitarra; Paolo Scappiti basso; Gianpaolo Ionni tastiere; Mirko Brizzi batteria e una scaletta musicale che attraversa un ventennio indimenticabile in cui la musica era parte integrante di vari movimenti culturali che cercavano di cambiare il mondo. La regia verrà affidata a Grazia Morace mentre Paolo Scappiti si occuperà della produzione e del coordinamento.