Dopo aver celebrato con la solita magniloquenza il traguardo della media giornaliera delle 8 multe al giorno nell’anno 2024, dato statistico assunto come esempio di buon governo cittadino, con l’avvento del nuovo anno l’Amministrazione Ruggiano, per il tramite operativo del Corpo della Polizia Locale, sembra aver proceduto ad uno stringente giro di vite in tema di sanzioni per violazione del Codice della Strada.
È ormai, infatti, sempre più frequente assistere a veri e propri presidi fissi dei vigili urbani per comminare multe a iosa nelle aree di sosta del centro storico, anche in mattinate invernali deserte e desolate, senza alcuna flessibilità di condotta.
Premesso doverosamente che i comportamenti scorretti e non conformi alle norme del Codice della Strada vanno sanzionati, risulta insensata e fuori luogo, almeno su un piano squisitamente politico ed amministrativo, questa pervicacia repressiva, specie in un contesto problematico di gestione del centro storico come quello attuale.
Vi è, poi, un’ulteriore problematica che perdura, cioè quella dei permessi di sosta attribuiti agli amministratori locali per parcheggiare davanti al Comando dei Vigili. Nonostante gli atti ispettivi promossi dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico, ancora non si è capito (stante i chiarimenti del tutto insufficienti forniti sia dal Sindaco che dal Comandante della Polizia Locale) quali fossero le ragioni di “sicurezza stradale” alla base dell’ordinanza della Polizia Locale dello scorso anno emanata per legittimare detta situazione. Per di più, trattavasi di provvedimento provvisorio che risulta tutt’ora in vigore!
Insomma, grande è la confusione sotto il cielo. Che qualcuno, dopo l’imprevista e cocente sconfitta elettorale, pensi ormai di (non) governare la città di Todi seguendo il motto “muoia Sansone con tutti i Filistei”?