L’Umbria chiude il primo trimestre 2025 con un saldo negativo di 211 imprese, distribuite in modo identico tra le due province: -162 a Perugia, -49 a Terni.
Ma il dato più allarmante arriva dal confronto annuale: rispetto allo stesso periodo del 2024, il numero di imprese attive è sceso di 670 unità.
In termini percentuali, è una flessione del -0,74%: la seconda performance peggiore d’Italia, peggio fa solo il Molise (-0,80%). La media nazionale, nello stesso arco di tempo, si ferma a -0,18%.
Il trimestre gennaio-marzo ha confermato il trend negativo, con un calo dello 0,23%, superiore di quasi cinque volte rispetto al dato medio nazionale (-0,05%).
Nell’Italia delle imprese, solo Basilicata (-0,54%), Abruzzo (-0,43%) e Piemonte (-0,33%) registrano un peggioramento maggiore.
A calare sono soprattutto le ditte individuali (-0,28%), con un crollo marcato a Terni (-0,68%). In lieve tenuta invece Perugia (-0,05%). Le società di persone arretrano di uno 0,54%.
Le uniche a crescere, ma in continuità con un trend consolidato, sono le società di capitale: +0,54% rispetto al trimestre precedente (contro il +0,7% nazionale), con picchi a Terni (+0,88%).
Nonostante questa crescita, lo squilibrio resta evidente:
- Ditte individuali: 33.761 in tutta la regione
- Società di persone: 13.840
- Società di capitale: 25.460 (il 28,32% del totale), di cui 29,9% a Terni e 27,8% a Perugia.
L’Umbria si inserisce in un contesto nazionale polarizzato. Il trimestre si chiude con -3.061 imprese attive in Italia, ma con segnali di tenuta in alcune aree.
Il Lazio, ad esempio, cresce di 1.657 imprese (+0,28%), unico segno più tra le regioni italiane. Il Centro Italia nel complesso tiene (+422), ma Umbria e Marche (-0,30%) restano in difficoltà.
Crollano i comparti più tradizionali:
- Commercio: -7.627 imprese a livello nazionale
- Agricoltura: -5.809
- Manifattura: -2.747
A tenere sono i servizi professionali (+2.795 imprese), immobiliari, assicurativi e consulenziali.
Numeri chiave – Umbria I trimestre 2025
- Saldo trimestrale: –211 imprese (-0,23%)
- Saldo annuale: -670 imprese (-0,74%)
- Province: -162 Perugia, -49 Terni (entrambe -0,23%)
- Composizione: 33.761 ditte individuali, 13.840 società di persone, 25.460 società di capitale
- Percentuali: società di capitale al 28,32% del totale (Terni 29,9%, Perugia 27,8%)
Dice Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria: “I dati non sono certo buoni e non possiamo più far finta che sia colpa della congiuntura. La nostra struttura economica è ancora troppo legata a micro-imprese, spesso individuali, fragili e poco capaci di competere in un’economia globalizzata. Il saldo negativo riflette un problema di fondo: manca l’ossatura imprenditoriale solida su cui costruire sviluppo e innovazione. Il rafforzamento delle società di capitale è un processo in atto da anni, ma non basta. L’Umbria deve puntare con decisione su formazione, digitalizzazione, attrazione di investimenti e giovani talenti, transizione green. Altrimenti continueremo a galleggiare in acque stagnanti”.